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Sicurezza Stradale

Guardrail "H2" sulle strade italiane: affare o un pericolo?

Invece di curare le strade si abbassa la qualità dei guard rail. I concessionari delle autostrade sorridono, ma la sicurezza degli utenti della strada?

Guardrail
Perchè non installare subito i nuovi tipi di guardrails anche da noi?

 

Stare sulla strada ogni giorno è sempre più pericoloso! Le strade italiane non sono messe bene, soprattutto al Sud, le condizioni sono spesso fatiscenti e la manutenzione inesistente. Qualche inopportuna dimenticanza o “leggerezza” in fase di progettazione le rendono a volte delle vere e proprie “trappole mortali” d’asfalto per malcapitati auto o motociclisti. Così gli incidenti stradali si moltiplicano, così come le cosidette “strade della morte”. Per metterci la classica “pezza” all’italiana, servirebbero ingenti investimenti e lavori di manutenzione e ammodernamento miliardari. Lo Stato, il Ministero dei Trasporti e l’Anas, cosa fanno? Nel mondo globalizzato tutto costa caro e casse dell’erario pubblico sono sempre più vuote, causa ruberie e corruzione di ogni tipo. Una soluzione ci sarebbe, ma questa volta il legislatore, complice il Governo, è andato davvero oltre. Con strade e autostrade italiane che necessitano di urgenti e “pesanti” interventi di adeguamento per quanto riguarda barriere anti-incidenti, guard rail, new jersey e quant’altro, invece di imporre l’adozione dei nuovi sistemi di categoria H3 all’avanguardia (più alti e robusti previsti, promessi e preceduti da qualche anno, da un congruo aumento del pedaggio, ndr), legifera permettendo di adottare guard rail ancora più economici, più bassi e più leggeri, quelli di categoria H2, per intenderci. Le nuove barriere sono già “vecchie”, di tipo singolo e molto più esili delle attuali, costano pure meno (tanto da consentire risparmi nell'ordine del 40%, ndr). L’ennesimo “pacco dono” bello e buono, ai soliti “poteri forti”, ai gruppi privati a capo delle concessionarie stradali e autostradali dello Stivale, che da un giorno all'altro non devono più capitalizzare per "aggiornare" la sicurezza stradale ma addirittura risparmiare e fare utili, grazie all’istallazione di guard rail “giocattolo” molto più economici. Ad andarci “di mezzo” saremo sempre Noi, automobilisti e centauri italici, e la sicurezza di tutti coloro che viaggiano sulle nostre stesse strade. I guard rail in classe H2, offrono una adeguata resistenza solo in caso di urti tra autoveicoli leggeri, ma abbassano notevolmente il livello di riduzione del danno se vengono coinvolte auto di “classe superiore” (veicoli commerciali, piccoli camion, furgonati, ndr) per non parlare poi dei mezzi pesanti come macchine operatriciautobus, tir da 35 tonnellate in su. Le motivazioni per questa vera marcia indietro sulla sicurezza stradale sono tutti di mera natura economica visto che con le barriere “light” di tipo H2 possono arrivare risparmi del 40%, peggiorando però la situazione esistente, rendendo veramente mortali i futuri impatti con autoarticolati e veicoli più o meno pesanti. Per intenderci, dopo un urto a velocità media contro un guard rail H2, a 2 onde, il pericolo aumenta del 26% e si hanno feriti lievi, mentre contro un H3, a 3 onde, la percentuale di rischio si riduce del 20%. Gli effetti sono ancora più evidenti nel caso di incidenti particolarmente gravi. L'1% degli incidenti contro le barriere più basse miete vittime, mentre con quelle più alte e resistenti non si riscontra alcuna perdita di vita umana. L’Italia quindi sceglie di installare i guard rail H2, più bassi e deboli su 2mila km di strade, ma non è da escludere che la “mala pratica” possa diffondersi, visti i costi irrisori, sulla maggior parte delle vie di collegamento dalle Alpi alle Isole. Il Governo si difende adottando lo standard europeo, ma nessuna altra rete autostradale possiede centinaia di tunnel e viadotti quanto la nostra e nessun altro paese trasporta tonnellate e tonnellate di merci su strada come il nostro. Allo stato di cose attuale, sembra davvero quanto mai impudente diminuire gli standard di sicurezza sulle strade. Sono mature le condizioni per innalzarli e renderli più moderni e severi per arrivare all’incidentalità stradale a zero perdite nel 2020!

 

 

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