In Francia sono tutti più sicuri

Per 11 anni, il programma educativo "Sicurezza e Mobilità per tutti" ha permesso di sensibilizzare quasi 13 milioni di studenti delle scuole elementari e medie in 35 paesi e di distribuire 580mila strumenti didattici. L'8 giugno a Parigi, presso la “Città delle Scienze e dell'Industria” c'è stata la finale del concorso "Le tue idee, le tue iniziative" che ha permesso a 150 giovani di incontrarsi e discutere i loro progetti presenti e futuri per la sicurezza stradale e la mobilità consapevole. Ogni anno muoiono circa 1,3 milioni di persone sulle strade e quindi occorre proseguire solerti nelle operazioni di sensibilizzazione dei giovani sul problema. La polizia nazionale educa sui pericoli della strada ogni anno circa 14mila giovani delle scuole di ogni ordine e grado. Si inizia dai quindicenni, fino ai 17enni con la guida accompagnata su un circuito messo in sicurezza e la prevenzione sui comportamenti a rischio (abuso di stupefacenti alla guida, alcol, velocità, comportamenti scorretti, ndr). Per i guidatori più “ageè” è prevista una formazione specifica per aiutarli a prendere coscienza delle loro potenziali difficoltà sulla strada e adattare, di conseguenza, la loro guida ad una molto più sicura anche in età “avanzata” (a differenza degli altri paesi europei, la Francia non obbliga alla visita medica i guidatori più anziani, ndr). Perchè non cogliere al volo l'occasione ed istituire anche in Italia, un mese che duri tutto l'anno, per la prevenzione e la sicurezza stradale, prendendo esempio anche dai cugini francesi ed allo stesso tempo “esportare” i nostri comportamenti più assennati per accrescere di fatto ed universalmente la sicurezza stradale e la responsabilità sociale?