Nuovo bollo Rc Auto anti - taccheggio!

Andiamo allora a vedere di cosa si tratta, pronti via, subito, a dire addio al tanto amato-odiato talloncino di carta con sovrimpresso il logo dell'assicurazione, la targa e la data di scadenza della polizza, da attaccare sul parabrezza (da sempre “facile preda” dei falsari, ndr) che dovrebbe essere sostituito o integrato da un micro-chip elettronico, antitaccheggio, ma leggibile da tutti i rilevatori del traffico (tutor, t-red) e della velocità (autovelox). Un sistema elettronico in buona sostanza, che possa dialogare ed essere rilevato in tempo reale in automatico dalle telecamere installate su strade, autostrade e ztl urbane. Contromisura moderna per sveltire sia le procedure di verifica del possesso e validità della polizza auto in maniera inequivocabile, da utilizzare anche come barriera di controllo per tappare l'oscena “falla” stradale della pirateria, con automobilisti che scappano dopo aver causato un incidente, spesso perché sprovvisti di Rcauto. Se si evita che un automobilista circoli privo di polizza, potrebbero diminuire anche e di molto disgraziati episodi di questo genere molto “sinistro”. La seconda mossa “tecnica” del Governo a sfavore degli operatori delle quasi tre milioni di rc auto “tarocche” circolanti in Italia, è la possibilità di assicurare agli automobilisti “paganti” un forte sconto sulla polizza. Saranno agevolati gli utenti della strada che sottoscriveranno una polizza assicurativa che preveda l'installazione in auto di sistemi elettronici di telerilevamento quali: info box, scatole nere o dispositivi equivalenti. L'installazione sarebbe a carico della compagnia assicurativa, che altresi dovrebbe ridurre l'importo totale al virtuoso autista. Per rendere operativa tale proposta di legge, il Governo dovrebbe fissare con apposito decreto, i requisiti minimi dei dispositivi di controllo per poter essere considerati “idonei”, dando accesso agli sconti previsti. Una iniziativa simile era stata sperimentata già nel 2007 con il progetto denominato “check-box” dell'ISVAP (Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni Private, ndr), un programma che all'epoca coinvolse ben 13 diverse marche di assicurazioni. L'ISVAP, da parte sua, definì uno sconto minimo del 10% da applicare agli assicurati aderenti all’iniziativa. I dati aggiornati al 2010, ci svelano però come tale sistema abbia ricevuto positivo riscontro solo tra i conducenti più esperti, quelli tra i 55 e i 65 anni, la categoria considerata di per sé “più affidabile”. I guidatori più giovani, la categoria più a rischio, invece ha mostrato di non gradire troppo l'imposizione di tali moderni dispositivi di controllo nella propria auto, considerati troppo invasivi della privacy, pur accettando comunque di vederseli installare in macchina per avere lo sconto. In poche parole, la manovra “bolla furbetti” del Governo potrebbe avere molto più successo, ampliando di molto il “bonus” minimo da abbinare alla polizza, per attirare il maggior numero possibile di automobilisti, compresi i giovani neopatentati, che si presume in costante “bolletta”.

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