Assicurazione
Sulla scia delle “liberalizzazioni”, delle proteste di famiglie sempre più in bolletta, nasce la proposta per l'abbattimento del costo delle polizze auto fino al 40%!
Tale proposta fa la eco dalle “alpi alle piramidi”, quel Si, si leva oramai a gran voce da tutta l'opinione pubblica italica che negli ultimi due anni s'è vista "inzuppare le vesti" da una pioggia di rincari, abbattutisi senza sosta sul sempre più povero automobilista. Tra "caro" autostrada, benzina, bollo, superbollo, rcauto e quantaltro, gli incessanti aumenti hanno messo “a tappeto” l'economia ed i risparmi della maggior parte delle famiglie italiane e contribuito al preoccupante stallo del mercato auto-moto dove le percentuali in negativo sono sempre più pesanti. Speriamo che il tanto vituperato “Decreto liberalizzazioni”, offra spazio e meritata evidenza ad una proposta concreta e mirata, relativa al settore assicurativo, comprendente 4 articoli di un progetto di legge e 4 raccomandazioni per un intervento del Governo. Abbisogna urgentemente bloccare il “motu proprio” degli aumenti per calmierare le tariffe assicurative, armonizzando il diritto dei danneggiati ad un equo indennizzo, col diritto degli assicurati “veri” di tornare a pagare a prezzi "umani" la propria polizza auto. Una bell'inchiesta giornalistica ha poi affondato il coltello nella solita, paradossale "piega" della legalità italiana nella quale “si trovano a pagare sempre i giusti per i peccatori”, con la maggioranza degli autisti onesti danneggiata dal comportamento truffaldino di pochi e soliti guidatori idioti allenati al raggiro e con le “spalle protette” politicamente. Il problema di fondo è...che lo abbiamo già toccato! Il prezzo delle polizze è già da tempo diventato insostenibile, per le famiglie monoreddito e non, con costi dei risarcimenti, causati dalle frodi e dai danni alla persona, molto più elevati rispetto agli altri paesi dell'Eurozona. Cosa fare allora? Sia le imposte, sia una parte dei costi delle compagnie assicurative sono proporzionali ai premi e potrebbero essere ridotti alla diminuzione dei costi dei sinistri e quindi dei fabbisogni tariffari delle stesse. Per ridurre l’Rcauto quindi, è strettamente necessario intervenire sui costi degli incidenti, ma per ridurli è fondamentale “stoppare” le frodi e contenere alcune componenti di costo delle società assicurative. Il decreto sulle “liberalizzazioni” inizierà il proprio corso virtuoso, esaminando ed accogliendo la proposta sulla riduzione del costo della tariffe, fino al 40% a livello nazionale e legiferando in tal senso? Staremo a vedere. Occorre da subito, sanare le pacchiane “anomalie” di una nazione dove circolano quasi 4 milioni di auto senza assicurazione o con una visibilmente “tarocca”. Un paese in cui 100 incidenti d'auto provocano danni fisici nel 25% dei casi, dove ogni anno vengono redatte oltre 700 mila denunce per “colpo di frusta” e le assicurazioni pagano! Pagano fior di quattrini: quasi 2 miliardi di euro l’anno, pari al 15% del valore totale dei sinistri annui. Un paese in cui si hanno a disposizione ben 2 anni per chiedere risarcimento alle assicurazioni per un sinistro e in cui chi chiede un risarcimento alle assicurazioni non ha di fatto nessun obbligo di sottoporre a perizia la vettura per la quale chiede di essere risarcito. Chi truffa le assicurazioni danneggia la collettività esattamente come un evasore fiscale e tassare l’auto, non stressa solo gli automobilisti della domenica, ma l’intero sistema economico nazionale. Da queste premesse, il concreto bisogno di un progetto di legge subitaneo con effetti positivi e sgravi duraturi sulle tasche dei contribuenti, in grado di alleviare e controllare “la pressione” fiscale degli automobilisti dell'oggi e di domani!
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