In bicicletta si può anche andare nudi contro l'inquinamento delle città, ma sempre col casco protettivo!

Uno, mille, centomila persone in bicicletta e senza vestiti, in strada a protestare contro la dittatura dell'auto e la dipendenza dal petrolio e da un consumismo “senza freni”. I partecipanti “pedalanti” sfilano sulle strade di tutto il mondo, affermando la “nuda veritas”, cioè che molti centri urbani moderni non sono progettati per permettere l'uso “libero” e sicuro delle due ruote e dei più comuni mezzi ecologici a basso impatto ambientale e sociale, per un molto più efficace politica di "trasporto personale". Credono, a ragione che la società moderna abbia subordinato i più comuni e condivisi valori di comunità, di qualità della vita, alle esigenze di costosi, pericolosi e rumorosi autoveicoli fin troppo inquinanti. Il “World Naked Bike Ride” vuole promuovere la MOBILITA' CONSAPEVOLE, il bike-sharing, il car-pooling, le energie rinnovabili, le aree pedonali, le soluzioni più “sostenibili” per vivere bene, sicuri e respirare tranquilli. Tutti nudi per celebrare i vantaggi di una vita senza auto e senza fronzoli, per ridurre tutte le emissioni nocive, per il parcheggio gratuito, e per un maggiore totale “senso di libertà”. I primi giri in bici senza vestiti o quasi, sono iniziati nel 2004, in Germania, Spagna, USA e Canada, per incontrarsi e andare insieme in massa per la città su mezzi totalmente ecologici e zero emissioni come bici, skate e rollerblades, per una visione del mondo più pulita, sana, positiva. Il motto di codesti attivisti è: “Fatelo nudi se avete il coraggio”. La nudità completa o parziale è incoraggiata, ma non obbligatoria, non vi è l'obbligo altresì di coprirsi questa o l'altra “intima” parte. La totale libertà di espressione e la creatività del “movimento” generano in tutti i posti del mondo, un'atmosfera sempre divertente e coinvolgente, catturando l'attenzione dell'utente medio della strada e dei mass-media e senza mai infrangere articoli e norme del Codice. Questa gara ciclistica “sui generis e genitalis” viene spesso descritta come moderna forma di protesta politica, essendo a volte un po' teatrale e molto eccentrica, mai sguaiata o eccessiva, attirando ogni anno una sempre più vasta platea di pubblico “attivamente” osservante e “dinamicamente” partecipante. Mettiamoci per un attimo nei loro "panni", per amor della Mobilità Consapevole e per una vita ed un futuro sempre più Sostenibile, non saremmo disposti a fare questo e ben altro?