Automobilista? Ma dove vai se Infomobility non ce l'hai?

Il 2011 è stato anche l’anno ultimo del Programma “Azione per la Sicurezza Stradale”, adottato dalla Unione Europea dal 2003, quando fu sancito il principio della sicurezza stradale come “responsabilità condivisa”. Nello scorso anno purtroppo non c'è riuscito l’obiettivo di abbassare il numero complessivo delle vittime sulle strade d'Europa (sono stati registrati più di 30mila morti per incidenti stradali). Esistono, tuttavia, grandi differenze nel livello di sicurezza delle reti viarie delle diverse nazioni, con alcuni paesi virtuosi (tra cui fortunatamente l’Italia con un -40% sul numero dei decessi) che hanno ridotto di molto le perdite di vite umane. La nuova risoluzione europea “Sulla Sicurezza Stradale 2012-2020”, osserva e asserisce come la maggior parte degli incidenti stradali siano da imputare ad errati comportamenti umani e dichiara costi sociali connessi per più di 150 miliardi di euro all'anno (la nostra fetta è pari a 30 miliardi, ndr). Poniamo attenzione alle politiche di intervento, al comma 86, in tema di Tecnologie moderne per veicoli, infrastrutture e servizi di emergenza, si parla di: “Dispositivi che offrono informazioni sullo stato della strada, sulle tratte più pericolose o con caratteristiche insolite e sulle disposizioni vigenti in materia di circolazione negli Stati membri (concernenti limiti di velocità e livello massimo di tasso alcolemico consentito), messe a disposizione degli utenti della strada prima e durante il viaggio, tramite sistemi intelligenti di gestione del traffico (...) auspica, in tale settore, un pieno utilizzo del potenziale del sistema di navigazione satellitare europeo”. Servirebbe quindi più di un “aiuto comunitario”, un tutor intelligente dallo spazio, una guida precisa e puntuale, pronta a risolvere i nostri problemi sulla strada in tempo reale e salvarci al momento giusto, risparmiando a noi la vita, e moltissimi euro allo Stato. Tutto questo non solo già esiste ma ci riduce pure i costi dell’assicurazione: si chiama InfoBox, un mini apparecchio studiato da Infomobility.it che installato sul parabrezza, funzionerà da valido assistente di viaggio tuttofare, captando dalla strada ogni pericolo, avvisando i soccorsi in caso di emergenza reale e prendendo pure il posto dell’antifurto satellitare. Sistema per applicazioni automotive costituito da un terminale sat di geolocalizzazione ad elevate prestazioni per monitorare “passo passo” il percorso dell’automobile, lo stile di guida del conducente, le condizioni di sicurezza della strada (può essere usato anche come sensore del traffico),  per gestire le emergenze e altre varie comodità. La sicurezza stradale totale di tutti i nostri spostamenti quotidiani, sommata alla tranquillità dei nostri prossimi viaggi è assicurata, su strada, dagli elevati standard qualitativi raggiunti dalla moderna tecnologia "automotiva" all'italiana, già all'avanguardia nel settore nel panorama nazionale ed in netto anticipo sulle future normative europee.  Approfittiamone tutti!

Ti piacciono i VIDEO VIRALI stradali, iscriviti subito a #iScuolaGuidaTube!