Logo eCall 2015 su tutte le auto!

I membri dell’Internal Market and Transport Committees, (la Commissione che si interessa dei Trasporti e della Mobilità, ndr) del Parlamento Europeo hanno adottato nei giorni scorsi una risoluzione in cui si evidenzia l’urgenza e la necessità di dotare tutti gli autoveicoli di sistemi di eCall per le chiamate di emergenza in automatico entro il 2015. eCall è un progetto della Commissione Europea mirato a portare assistenza rapida per gli automobilisti coinvolti in una collisione in qualsiasi parte dell'Unione Europea. Il progetto si propone di impiegare una info box (quella che un tempo veniva chiamata “scatola nera”, ndr) installata a bordo del veicolo, che trasmette le informazioni del sensore d'impatto dell'airbag, e le coordinate gps ai servizi di pronto soccorso e di emergenza locali. Anche se nessun passeggero è in grado di parlare, a causa di infortuni e conseguenze gravi, verranno inviati in tempo reale un insieme di dati su luogo ed ora dell'incidente. eCall si basa su E112, il numero unico europeo di emergenza, che taglia il tempo di risposta dei servizi di emergenza del 50% in campagna e del 60% nei centri abitati. La risposta più rapida farà risparmiare centinaia di vite umane all'Unione europea ogni anno, la gravità delle lesioni verrà notevolmente ridotta in decine di migliaia di casi. In caso di sinistro, si potrà quindi riferire e dare automaticamente la posizione esatta. Con tale numero è anche possibile effettuare una chiamata eCall premendo un pulsante all'interno della vettura, ma la privacy sarà rispettata, in quanto non è permesso il “tracciamento” del mezzo, al di fuori dei casi di reale necessità. Oggigiorno purtroppo i sistemi eCall sono presenti su una bassissima percentuale di autoveicoli (circa lo 0,4%), sulla base delle stime disponibili, si calcola che potrebbe salvare fino a 2500 vite umane e ridurre la gravità e la mortalità degli incidenti dal 10 al 15%. In definitiva, più tempo risparmiato, più spese tagliate e più vite salvate con eCall, meglio tardi che mai, e cosi ci sentiremo tutti più sicuri, almeno in Europa. Clicca QUI oppure collegati su iSCUOLAGUIDA TUBE al video esplicativo realizzato dalla Commissione Europea (audio in lingua inglese, con sottotitoli). Buona Visione!