Sensori che segnalano i pericoli

Negli ultimi anni la casa giapponese ha sviluppato un sistema di sensori elettronici per fornire al guidatore il massimo supporto durante la guida, grazie ad una coppia di telecamere posizionate nella zona dello specchietto retrovisore interno, protette rispetto al "classico" radar integrato sullo scudo frontale. La Subaru presenterà al prossimo Salone dell'Auto di New York una versione aggiornata del sistema “Eye sight”, presto disponibile negli Stati Uniti e poi gradualmente introdotto sul resto della gamma anche dalle nostre parti. Il kit denominato "Sicurezza a prima vista" ci aiuterà nelle varie casistiche incidentali più comuni con la frenata “pre-collisione” che arresterà il veicolo in caso di rischio di impatto frontale, evitando così lo scontro o riducendo di molto i danni provocati. Un altro sensore inoltre, misurerà la distanza, la differenza di velocità e la posizione tra la parte anteriore del veicolo e l'altro che precede. La nostra auto sarà quindi in grado di azionare automaticamente i freni per evitare le altre vetture, o che siano moto, biciclette e pedoni entro i 30 km/h, fino all'arresto completo del veicolo, grazie alla continua “mappatura" della strada percorsa dalla vettura in tempo reale. Le telecamere potranno anche valutare se l'auto si sta spostando da una corsia all'altra, osservando le linee sull'asfalto senza azionare le frecce, avvertendo così il guidatore del superamento della linea di mezzeria. Il “Cruise control” adattivo, infine, è capace di mantenere la distanza di sicurezza rispetto al veicolo che precede "agganciato" dalle telecamere, anche in situazioni di traffico intenso contraddistinte da frequenti "stop & go", lasciando in pratica al guidatore la sola gestione del volante. L'utilizzo del sistema "Eye Sight" è stato ottimizzato anche per evitare pericolose distrazioni: l'auto ad esempio ignora la pressione dell'acceleratore se la manovra può portare ad un tamponamento e attraverso le telecamere evita che il guidatore inserisca per sbaglio la marcia avanti o la retro del cambio automatico in uno spazio dove rischierebbe sicuramente l'incidente, grazie al maggior raggio d'azione delle telecamere rispetto al classico “radar”.