Sicurezza Stradale
Le associazioni dei consumatori protestano ed oltre al “giro di vite” sui controlli, vorrebbero costituirsi parte civile per le eventuali cause, contro tutti i furbetti delle officine e dei centri che non lavorano a regola d’arte e le revisioni le fanno solo e unicamente “sulla carta”.
“Purtroppo sono molte le officine auto che rilasciano certificati di revisione fasulli, ciò avviene spesso nel giro di poche ore dalla consegna dell’auto, con l’esecuzione di controlli improbabili in tempi così stretti”. Parole e musica del Codacons, la più numerosa associazione consumatori che annuncia di costituirsi parte civile nel procedimento penale sulle false revisioni e invita a fare altrettanto tutti coloro a cui siano state rilasciate a loro insaputa revisioni taroccate. Sempre il Codacons si renderà disponibile ad assistere tutti coloro che in buona fede hanno avuto già la certificazione della propria auto in sede di revisione ma che in realtà non era efficace ai fini di legge, con tutte le conseguenze che questo potrebbe provocare, solo in termini di rischio in caso di avvenuto “sinistro”. Volge un plauso al lavoro svolto dalla Polstrada e dalle diverse procure per le indagini a tappeto che hanno fatto emergere il "problema" e chiede la collaborazione della maggior parte dei titolari "onesti" dei centri revisione e delle autofficine autorizzate per verifiche sulle auto già controllate. I tutori dell’ordine sono anche pregati di intensificare i controlli incrociati e campione, tra i dati delle revisioni ufficiali dichiarate e quelli risultanti alla Motorizzazione civile, così da verificare quante e quali siano gli "enti" responsabili di tali atti disonesti. Sarà davvero lunga e durissima la battaglia all’illegalità in nome della sicurezza stradale, che dovrebbe vedere schierate in prima linea tutte le case automobilistiche, allo scopo di valorizzare e tutelare l’operato delle autofficine da loro autorizzate ad effettuare tagliandi ed attività di revisione, sia impegnandosi ad effettuare controlli a campione rivelando in tal modo la loro totale buona fede. C’è da aggiungere che l’iter da controllare per una revisione a regola d’arte è molto più complesso e variegato di quel che sembra. Si parte dal proprietario appassionato o superesperto di motori che chiede addirittura una intera giornata libera sul lavoro, per condurre di persona l’auto dal proprio garage all’officina, seguendo ogni passo e mossa dell’ingegnere preposto (dal primo all’ultimo check-up, fino all’apposizione del desiato adesivo sul libretto). Ma esistono anche quelli totalmente disinteressati, che si rivolgono al meccanico o alla concessionaria di fiducia, per delegare per intero la revisione generale. Per tali automobilisti “inconsapevoli” potrebbero verificarsi problemi di varia natura, non solo nel ritrovarsi al volante di mezzi pericolosi ma anche, in caso di incidenti, con una mancanza totale di copertura e garanzia assicurativa. Per non parlare di tutti quei “malintenzionati” e spilorci, proprietari di mezzi catorci (in senso letterale stretto dei termini, ndr) che arrivano pure ad “ungere le ruote” degli addetti preposti, pur di far passare al proprio “scassone” il vaglio agognato della revisione finale. Non è quindi compito facile per gli inquirenti “scovare” tutti i soggetti compiacenti, ed individuare ed estirpare dalla radice la filiera dei controlli “malati”. Le indagini ed i sospetti si son fatti via via sempre più evidenti da qualche anno, dopo le proteste di comuni cittadini ed i solleciti verso gli agenti della Polstrada, che appostati sulla strada giorno dopo giorno iniziavano a “fermare” sempre più ex auto, che col bollino nuovo di revisione si presentavano in “ottimo stato” con specchietti rotti o mancanti, fanali difettosi o assenti, frecce e stop non funzionanti, pasticche senza freni e viceversa, fumi di scarico neri come fuliggine, appestanti come olio usato per mille fritture nei ristoranti. Auto strane, molto più che malridotte, ma col lasciapassare della Motorizzazione uguale alle altre, che al paragone sembran tutte “fuoriserie”. Insomma, un maxi raggiro che grava da tempo come un altro pesante fardello sia sull’erario dello Stato, sulla sicurezza stradale che sulla qualità della vita della cittadinanza intera. Come “monitor” finale, crediamo sia sempre buona norma, per evitare che il fenomeno si diffonda e per aiutare la forza pubblica, che chiunque sia perplesso sull’autenticità o nutra dubbi sulla reale efficacia della revisione appena bollata chieda subito un appuntamento, una verifica o un riscontro presso gli uffici della civile Motorizzazione!
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