"Tweet" segnala-autovelox

 In Brasile non ne possono proprio più di Twitter e cosi ci scappa pure che il governo faccia causa per direttissima alla società americana chiedendo la sospensione di tutti gli account e le utenze che svelano i controlli per la velocità e le pattuglie dotate di etilometro. Negli ultimi anni proprio il Brasile aveva intrapreso un vero e proprio giro di vite per far rispettare le regole del codice della strada allo scopo di far diminuire il numero sempre in crescita degli incidenti stradali in tutto il paese. Stop ai “cinguettii” telematici allora perché fornendo tali informazioni di natura riservata, gli account impediscono alla polizia di fare il proprio lavoro violando contemporaneamente sia il codice penale che il codice della strada perché, di fatto, permettono a chi guida ubriaco o sotto l'effetto di stupefacenti o al pirata della strada che supera i limiti di velocità di schivare i controlli e farla sempre franca. Un caso che sta interessando un po’ tutti dalle parti del paese del samba, perché se da una parte le autorità vengono accusate di censura, dall'altra il boom dell'economia sudamericana ha provocato un vertiginoso aumento degli incidenti stradali mortali. Ogni anno le vittime sono più 55 mila e i feriti si contano in centinaia di migliaia. La pubblicazione di tali informazioni per il governo carioca, è un vero e proprio attentato alla sicurezza stradale, e se Twitter non sospenderà i profili sotto accusa potrebbe beccarsi una mega sanzione da 300 mila euro al giorno, se non rispetterà il divieto. L'esito della battaglia legale non è affatto scontato, ma proprio la settimana scorsa il servizio di "microblogging" più famoso al mondo ha introdotto un nuovo regolamento in grado di occultare i “tweet” fuorilegge, lesivi delle norme di in un paese specifico se questo lo richiede.