Attualità
Chi vuol abolire il PRA perchè doppione della Motorizzazione. Altri dicono che se non ci fosse più, i costi resterebbero invariati perchè dovremmo pagare IPT e bollo auto!
Giorni di “passione” a Pasqua già conclusa da un pezzo, per il Governo Renzi impegnato a riformare questo Belpaese pieno di “brutture”, adesso sembra siano in dirittura d'arrivo un pacchetto di interventi al cui interno vi è anche la cosiddetta riforma “Motorizzazione-PRA”.
Lo aboliamo? Si! Lo cancelliamo? Ni! Lo accorpiamo? Forse!
Se fino a ieri sembrava “fatta salva” l’ipotesi della fusione, con immediata creazione dell’Archivio Unico degli Autoveicoli, nel quale confluirebbero le banche dati del PRA e dell'Archivio Nazionale Veicoli della Motorizzazione civile e la subitanea scomparsa del Certificato di Proprietà, (documento atto a dimostrare che il nostro veicolo è davvero in nostro possesso, permettendocene successivamente la vendita, ndr), oggi l’esecutivo vorrebbe proprio chiudere “bottega”.
Quale percorso scegliere? La via dell’abolizione immediata o della lenta agonia in un tempo più o meno breve? Sarà mai possibile ridurre i costi per gli utenti per il disbrigo delle pratiche auto?
Ce la farà l’ACI a riprendersi in tempo per la dolorosa perdita dello storico “cuore di cassa”? Domande annose e spinosi “nodi” che solo l’attesa per un futuro prossimo migliore potrà risolvere. Se cancellassimo il PRA bisognerebbe continuare a pagare l’IPT (con una spesa media di 200-300 euro, ndr) e il bollo auto?
E’ vero che il PRA non costa nulla all’Erario? Chiudendo o accorpando il PRA alla Motorizzazione avremmo più o meno servizi e punti di accesso per sbrigare le pratiche? Altri dicono che la nuova linea “guida” dovrebbe prendere a “modello” proprio il PRA, con una pubblica amministrazione che si autofinanzia, mentre il funzionamento della Motorizzazione fa parte del peso fiscale che nel nostro amato Belpaese è sempre più elevato ed iniquo.
In un’ottica di risparmio di denaro pubblico e di decentramento e snellimento burocratico, invece, non dovrebbe essere proprio la Motorizzazione ad essere soppressa, in quanto i suoi costi strutturali vengono sostenuti da tutti i cittadini italiani sempre più gabbati e gabellanti?
Se la parola d’ordine è semplificare e risparmiare davvero, la soluzione volendo ci sarebbe, adottando ad esempio il sistema tedesco, ove le pratiche si sbrigano in tempo reale, avendo a disposizione una targa “ad personam” ed una polizza Rc Auto obbligatoria.
Tutta la pubblica amministrazione dovrebbe essere riformata secondo il principio del “pay for use”: ovvero pagare solo ciò che si utilizza e soprattutto quando serve.
Tutti sappiamo che il continuo aumento del deficit di bilancio statale è causato anche da un sistema burocratico caotico ed incoerente per natura e per atavica ignavia della politica.
Il settore automobilistico tutto, esige da anni una razionalizzazione ed una riforma sostanziale, giusto quindi prendere in considerazione un riassetto nell'immediato.
Non sarebbe ora di provare a riprogettare un paese nuovo con servizi adeguati al futuro che verrà, senza lasciare nessuno indietro, garantendo e potenziando la qualità e l’organizzazione degli stessi? Partiamo dal PRA!
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