Raffaello in auto prima dell'arresto!

Tenta di corrompere con 500 bigliettoni in contanti dei solerti ed integerrimi agenti della Polizia Stradale che lo avevano fermato, forse per evitare di perdere tempo e tutti i punti sulla patente di guida. Risultato? Arrestato a piede libero, perché responsabile del reato di istigazione alla corruzione. Chi sarà mai? E’ niente “pop” di meno che Raffaello, alias Raffaele Migliaccio, artista si, ma giammai parente del celeberrimo Sanzio genio pittorico marchigiano. Il giovane cantante neomelodico napoletano, appena trentenne, inizia ad esibirsi già nel lontano 2001, ad oggi ha pubblicato ben 8 cd ed il suo più famoso singolo: “La nostra storia” è stato inserito nella colonna sonora del celeberrimo film “Gomorra”. Fin qui tutto bene, ma ieri sera l'ha fatta proprio grossa.  In compagnia della sua fidanzata e di un amico, voleva "battezzare" la nuova auto sportiva e fare un pò il gradasso sul lungomare di Napoli, ma gli è andata male, quando dopo aver commesso varie infrazioni al Codice della Strada è stato fermato dagli agenti della volante per l'accertamento di un "pesante" verbale. Invece di porgere tante scuse e i documenti, s'inventa"tout-court" uno strano metodo di conciliazione, elargire diverse banconote da 100 euro per suggerire ai vigili di sorvolare sull'accaduto, far finta di nulla e tornare in strada "illeso". Purtroppo invece di comminargli soltanto la meritata ammenda e magari il giusto ritiro della patente di guida, gli agenti si sono visti costretti ad arrestare a piede libero il cantante per tentata corruzione, con segnalazione alle autorità competenti per possesso di sostanze stupefacenti. "Canta che ti passa", caro Raffaello ma la prossima volta attento quando sorpassi!