Un postino svizzero col suo drone!

Tra poco faranno anche il caffe', di cosa stiamo parlando? Ma degli efficientissimi droni robot volanti telecomandati, che quest'estate come non mai, impazzano sulle cronache dei giornali e sulle spiagge di mezzo mondo. Dopo Amazon che con i quadricotteri vuol soppiantare i pony express a 2 ruote, adesso ci si mette anche la Swiss Post con un comunicato stampa ufficiale, col quale informa dell'avvio di un progetto che prevede l’utilizzo commerciale di droni di ultima generazione per il recapito pacchi "espressi" e trasporti "eccezionali" in ogni dove. L’idea di affidare a dei "robot volanti" la funzione di futuri postini dei cieli non è del tutto "campata per aria" e anzi sta prendendo piede molto velocemente. Crediamo che per i prossimi anni, tutti questi aggeggi ultramoderni molta strada dovranno ancora "macinare" per diventare affidabili al 100%, ma - "Tanto tuono, che piovve" - e la societa' delle Poste della Confederazione ha deciso di provare a farli lavorare "fianco a fianco" ai postini tradizionali, sfruttando il loro volo economico e silenzioso per impieghi e consegne fuori dall'ordinario. Oltre ai limiti tecnico-strutturali che prima o poi andranno soluzionati e valutati al meglio, si aprono questioni di natura legale, ecco perché il consorzio prevede che l’impiego di siffatti droni inizi non prima del 2020. E' pero' possibile impiegarli senza remore in situazioni di estremo pericolo o emergenza per i mezzi di soccorso tradizionali (ad esempio il trasporto urgente di campioni di laboratoriol’approvvigionamento di una zona isolata causa maltempo, eventi sismici etc). Per trasporti brevi e piccoli invii, si testano droni leggerissimi capaci di volare autonomamente e seguire rotte definite ed elaborate da un terminale sulla "nuvola". Stiamo andando verso un mondo totalmente automatizzato? I postini di una volta saranno presto o tardi "dedronizzati" da eliveicoli a motore? Alle Poste (svizzere) l'ardua sentenza!