Anche le auto plug-in-quinano di piu'?

Dopo lo scandalo “Dieselgate”, adesso ci vanno in mezzo pure le auto elettriche e le auto ibride? Sembrerebbe che nei titoloni dei giornali e dei notiziari “last minute” televisivi di mezzo mondo, ci sia più di un fondo di verità. Di questi tempi i tubi di scappamento di tutte le automobili sembrano ciminiere d'inizio rivoluzione industriale, consumi “appalla” ed emissioni reali “impallate” da report molto più elevati di quelli omologati, anche per le ibride e soprattutto per le ibride plug-in, le auto con le maxi batterie a litio a corredo. La denuncia arriva dalla stessa compagnia “no-profit” americana che di fatto qualche giorno fa ha scoperto che “il Re e' nudo” anche in Germania, ovvero che anche la più grande fabbrica di automobili europea, creava abitualmente dei “tarocchi” ad arte per produrre “plusvalore” agli occhi e soprattutto ai portafogli dei fedelissimi e ignavi clienti. Dati alla mano adesso anche le più performanti ed ecologiche auto ibride, sembrano non essere piu "intoccabili". Ad esempio, pur essendo omologate con emissioni di CO2 di 50 grammi per Km, nell'utilizzo finale su strada sfiorano in realtà i 150 g/km, più o meno il triplo di quanto garantito prima “a la' carte”. La vera grana da risolvere sta' nel cosiddetto “Ciclo di Omologazione Europeo” in gergo tecnico abbreviato in “NEDC”. Aggiornato nel lontano 1997, non e' come potete ben capire, più in grado di fornire risultati autentici e veritieri di questi tempi. L'obsoleto sistema prevede appena due tragitti di percorrenza, della lunghezza di 4 e 7 Km, a velocità ridotte ed impercettibili accelerazioni. Si capisce “dal buongiorno del mattino” che ogni autoveicolo, in questo “modus” consuma pochissimo, soprattutto le auto ibride e quelle che per ricaricarsi hanno bisogno della presa di corrente, che possono compiere tragitti anche superiori ai 50Km utilizzando solo la corrente elettrica. Se l'infamia sulla manipolazione delle specifiche sulle emissioni inquinanti dei motori diesel durerà mesi e mesi, la eco di queste ultime “bad news” sulle auto cosiddette “ecologiche” non si spegnerà poi cosi presto. Speriamo che tutto questo “ciarpame” di dati mescolati, oscurati e confusioni varie in salsa mitteleuropea, si traduca in men che non si dica, in un “auto-motivazione” generale di tutte le marche e i modelli, per nuove ed infallibili modalità di svolgimento di serissimi test di laboratorio su emissioni inquinanti che dovrebbero essere le più basse possibili. Non e' certo la reputazione di questa o quella casa automobilistica europea, americana o asiatica che ci preoccupa, qui e' in gioco "solamente" la qualità della vita sul nostro piccolo grande unico pianeta chiamato Terra!