Biaggi anche stavolta arriva dopo Vale!

Anche Max Biaggi come Valentino dovrà vincere la sua gara piu' importante non a Misano, ne al Mugello ma con il fisco italiano, non avrebbe pagato quasi 20 milioni di euro all'Erario! Difatti secondo le ultime dritte della Procura romana, il quattro volte campione del mondo di motociclismo e due volte iridato in Superbike, si e' volutamente sottratto al pagamento delle imposte sui redditi, degli interessi e sulle sanzioni amministrative relative a dette imposte per l'ammontare complessivo di 19,852.261,95 euro. Sarebbe altresi' colpevole di aver compiuto atti fraudolenti nel trasferimento della propria residenza a Montecarlo e nell'affidare lo sfruttamento dei suoi diritti di immagine, a società con sedi in "paradisi fiscali". Tutti atti ed operazioni, con cui, stando all'ipotesi dell'accusa, lo stesso Biaggi avrebbe reso inefficace il recupero delle somme dovute al fisco. Il Conte Max era già stato, bonta' sua, protagonista indiscusso di un'altra indagine di Equitalia, quando in tempi di "scudo fiscale", scelse di far rientrare nel Belpaese ingenti capitali depositati da tempo all'estero. Fu all'epoca rinviato a giudizio con l'accusa di evasione fiscale per aver trasferito la residenza nel Principato, poi prosciolto per l'avvenuta prescrizione. Il pilota romano "de noaltri" alla notizia non certo e' caduto dalle nuvole, ne dalla motocicletta, argomentando che trattasi di vicenda annosa e irrisolta per colpa delle lungaggini dei tribunali e delle procedure giudiziarie italiane, fatto sta che la prima udienza è fissata per il 15 settembre dell'anno prossimo. I campioni in moto, sembrano essere bersaglio privilegiato di Equitalia da qualche tempo. Due anni fa la "Nuova Tributaria" asfaltava senza mezze misure un altro idolo tricolore degli appassionati di sport motoristici (quest'anno ancora in lizza per il titolo iridato di MotoGp 2015,ndr) alias Valentino Rossi da Tavullia, per 35 milioni di euro non pagati, ma certamente dovuti per aver trasferito la sua residenza a Londra. Anche Loris Capirossi e Marco Melandri, ex campioni dello stesso avvincente sport a due ruote e molti cavalli, avevano avuto in questi anni gli stessi "fastidi" dal fisco italico sempre per il trasferimento delle rispettive residenze fuori d'Italia. "Carissimi campionissimi italici, la morale e' sempre quella, ma perche' non diventate sportivi fino in fondo, e iniziate a pagare le tasse nel paese che ha dato i vostri natali a tutto il mondo?".