ROMA - L'ingresso del GRAB sembra un vivaio a cielo aperto!

ROMA - Il “GRAB” non è una cacofonia, ne un inglesismo gratuito, ma un vero e proprio Grande Raccordo Anulare per le due ruote. Un "anello" ciclo-pedonale di quasi 45 Km realizzato completamente all'interno delle mura della Capitale. La prima di una delle 4 ciclovie nazionali inserite nell'ultima “Legge di Stabilità 2015” con un esborso erariale per le casse spesso semivuote dello Stato da quasi 100 milioni di euro. Ben spesi, sicuramente! Da una via consiliare di 2300 anni fa, ovvero l'Appia Antica, in bicicletta classica, e-bike oppure a piedi, fino alle architetture di design del Maxxi e della Street Art del Quadraro, unirà Colosseo e Circo Massimo, Caracalla e San Pietro e Vaticano. Una salutare marcialonga tra parchi e paesaggi agresti inusuali, dalla Caffarella agli Acquedotti, tra le ville "storiche", da Villa Ada a Villa Borghese e Villa Gordiani, percorrendo i percorsi fluviali del Tevere, dell'Aniene fino all'Almone incrociando in più punti le stazioni di Trenitalia e le linee ABC della metropolitana. Il tutto in poco meno di un paio d'ore. Senza traffico, ne code, senza incrociare autoveicoli, cattivi odori e cattive compagnie. Cosa volete di più dal neo sindaco Raggi? Nomen omen per l'apertura alle due ruote? Sicuramente, anche e soprattutto quando afferma: "Oggi ho firmato con il Ministro dei Trasporti il protocollo d'intesa per la realizzazione del Grande Raccordo Anulare per le biciclette. Un grande passo verso una mobilità più sostenibile a Roma. Occasione unica per valorizzare le identità e le eccellenze del nostro territorio. Una pedalata "green" che abbraccerà le bellezze della Capitale. Uno strumento di promozione del patrimonio storico-artistico che viaggerà su due ruote". Così postò "la Sindaca" sul suo profilo ufficiale Facebook. Un'infrastruttura leggera all'Europea, ad alta redditività, vieppiù economica ed ecologicamente low cost. L'80% dell'intero percorso completamente pianeggiante, è già bellèffatto, pedonale e pedalabile in totale sicurezza. Il nuovo "turismo lento" non è solo la moda del momento, ma il la nuova educazione stradale e civica che avanza. Una vera e propria rivoluzione ecologica ed economica, sfrutta in senso lato, la buona volontà dei cittadini e tutte le strade percorribili e non dell'antica Urbe condita. L'unico problema che potrebbe stagliarsi all'orizzonte dell'amministrazione a "Cinquestelle", sarà la manutenzione ordinaria e straordinaria. Di questi tempi, programmare e realizzare un'opera siffatta medio-grande così "meritoria" e non contemplare i costi di manutenzione sarebbe commettere un doppio errore-torto ai cittadini, visti i “cattivissimi esempi” degli anni scorsi e le attuali pessime condizioni delle altre vie urbane e consolari!