Attualità
Stop ai servizi UBER BLACK in tutta Italia?
Data pubblicazione : 2017-04-08
Il Tribunale di Roma Capitale ha disposto lo stop dei servizi UBER e di tutte le richieste provenienti dal territorio italiano. Causa indebito vantaggio dei "conducenti in nero" rispetto ai tassisti "tradizionali"!
Macchine nere ed autisti in livrea "all black" non per una partita di rugby ma per muoversi risparmiando!
Se i tassisti italiani sono in sciopero da mesi, anche UBER non se la passa poi tanto bene ultimamente. Una recente sentenza del Tribunale della capitale, ha di fatto disattivato e reso "illegali" i suoi principali servizi "cellulari" sul territorio, accogliendo il ricorso per "concorrenza sleale" presentato dalle principali compagnie e sindacati dei taxi e NCC (Noleggio con Conducente, ndr). Lo stop imposto al servizio operante da tempo nei principali centri urbani, è totale ed irreversibile, in quanto la corte avrebbe rilevato un indebito vantaggio competitivo degli autisti "in nero" nei confronti dei classici "tassì" sulla base della normativa vigente in ambito di servizio pubblico di trasporto non di linea. La sentenza per la prima volta inibisce e blocca il servizio operato "worldwide" da autisti professionisti, dopo anni di dispute e battaglie legali relative a Uber Pop, ossia la piattaforma per chi non svolge l'attività in forma professionale. Bloccate dalla legge anche tutte le "app" affini. In pratica, gli autisti Uber possono praticare prezzi bassi fissi perchè non soggetti a tariffe predeterminate, cosa che di fatto arreca un danno oggettivo alla concorrenza. Inoltre a Uber è imposto il divieto di promuovere e pubblicizzare il proprio servizio e pagare una multa di ben 10 mila euro per ogni giorno di ritardo del blocco. Sarà questo l'ultimo capitolo della annosa controversia? Quelli di Uber, giurano il contrario e promettono appello in altrettante aule di tribunale, tirando in ballo specifiche norme europee basate su leggi antiquate ed obsolete. La più ricca startup americana si rivolge al Governo in carica, perchè "smuova" le acque stagnanti a suon di decreti e permetta a tutti di beneficiare delle nuove tecnologie e dei prezzi ribassati, con l'avallo e l'appoggio delle associazioni del consumo e dei consumatori italiani. Invece di ingegnarci e creare servizi davvero competitivi e ben organizzati, noi italiani preferiamo fare la guerra al futuro e alla concorrenza "straniera". E' la solita brutta abitudine "italiota" di fare guerra a colpi di scioperi e sindacati anziché a colpi di qualità dei servizi e dei prodotti offerti. La strada ormai è segnata, resteranno solo quelli che sapranno reinventarsi e cambiare con i tempi che cambiano. Tutti gli altri ahiloro, scompariranno. Nel caso dei tassisti, sarebbe altresì facile farli sparire, basterebbe non usarli e preferire alternative "sostenibili" e consapevoli. Quali? Quelli compresi nella "Sharing Mobility" ovvero: Bike sharing, car-sharing, car-pooling, mezzi pubblici, etc. "Basta organizzarsi, basta scegliere una moderna e più sana qualità della vita. Che cè vò?".
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