E' ancora valida la normativa che obbliga gli autisti NCC ad iniziare e terminare il servizio presso la propria rimessa, ovvero il Comune di rilascio della licenza, e a compilare sempre il foglio di servizio anche dopo prenotazioni on line. Dopo la Corte Europea, nemmeno il Consiglio di Stato ha dunque messo fine alla diatriba, ovvero non ha sospeso l'efficacia del decreto di riforma del settore. Una mossa risolutiva in tal senso era stata sollecitata dalla più importante piattaforma di servizi online americana. E' anche vero che l'Italia ha urgente bisogno più degli altri paesi europei, di una riforma organica della mobilità per costruire città più sostenibili per tutti. Il Consiglio di Stato non accoglie la richiesta degli NCC di sospendere le norme in vigore nel settore ma ha rinviato al Tar la "patata bollente". Le piattaforme digitali dovranno rispettare le regole del trasporto pubblico non di linea che prevedono per gli operatori del noleggio, l'inizio e la fine del servizio in rimessa. Si arriverà alla conclusione e alla riforma "finale" del settore con l'approvazione di uno specifico decreto che disciplini in modo chiaro e netto l'operato di tutte le piattaforme tecnologiche digitali. Qualsiasi limite agli NCC rappresenterebbe solo un danno per gli utenti dei trasporti pubblici non di linea. Una decisione quella dei giudici che contrasta col nuovo mercato automotive e con le esigenze dei consumatori, che chiedono più scelta e tariffe più basse. I limiti imposti agli NCC finiscono solo per danneggiare gli utenti finali, attraverso una riduzione della concorrenza, un peggioramento della qualità delle prestazioni e un incremento delle tariffe dei taxi. Per tale motivo speriamo che almeno i giudici del TAR nella decisione di merito, vogliano mettere fine allo stallo che impera da anni nel paese, nel settore dei trasporti pubblici non di linea!

------------------------

Appassionati di VIDEO VIRALI STRADALI? Iscrivetevi #iSCUOLAGUIDA TUBE!