Dal prossimo 12 Luglio tutti i pazienti che sono stati sottoposti a trapianto negli ultimi anni, potranno rinnovare la propria licenza di guida con modalità e tempistiche previste uguali agli altri automobilisti. Finora gli sfortunati conducenti sottoposti a trapianto erano costretti vieppiù ogni 2 anni, a controlli obbligatori da una commissione medica ospedaliera, operante solo nei capoluoghi di provincia, con altrettanti costi extra da sostenere per spostamenti, visite specialistiche, timbri, bolli e "buropazzia" varia. Tutto questo dalla prossima settimana, resterà solo un brutto ricordo, il che significa che la vita di decine di migliaia di cittadini sarà più semplice dell'era pre COVID-19. La normativa in questione, che ha cambiato tutto l'iter, è nientepopodimeno che un "semplice" DPR pubblicato appena il 27 Giugno scorso sulla Gazzetta Ufficiale, che prevede la possibilità per i trapiantati, dopo la prima visita post-operatoria, di rivolgersi al "Medico della Patente" come tutti gli altri cittadini, per ottenere il rilascio oppure il rinnovo della licenza di guida. Una visita il cui obiettivo è quello di accertare se la condizione del paziente sia o meno passibile di aggravamento. In caso di parere positivo della commissione medica locale, il trapiantato conseguirà la patente di guida, la cui validità sarà protratta parimenti agli altri, a seconda dell'età anagrafica di dieci, cinque o tre anni.

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