Attualità
“Piazzale Lotto, 6 del pomeriggio: scatenate l’Inferno!”. Non stiamo parlando di una appassionante gara di Formula 1 o di Moto Gp, ma del “normale” traffico in centro!
Uno, due tre, pronti, VIA! O almeno si dovrebbe partire! Dopo il verde, che dura circa una ventina di secondi, in tutti i semafori del centro citta’, scatta il giallo, ma per tutta la durata è ancora sincronizzato col verde! Sembra un niente, una vera inezia ma ad ogni secondo d'incertezza, a Milano, il traffico si rallenta in modo abnorme provocando la paralisi della quasi totalità degli autoveicoli coinvolti e ritardi clamorosi per tutti! In Italia ce ne eravamo accorti presto, quasi vent’anni fa ormai, che la sincronizzazione delle luci dei semafori era più che importante, fondamentale per la scorrevolezza e la viabilità stradale, specialmente in centro e soprattutto nelle città medio-grandi. I legislatori negli anni, considerandola una modalità “non conforme”, non l'hanno prevista nella relativa normativa di attuazione del nuovo Codice della strada! In centro città a Milano, però, l'adeguamento c’è stato con una lentezza inquietante. Dall’Assessorato al Traffico ci dicono che sono più di 700 gli impianti semaforici che regolano gli incroci, più di 100 non sono in regola con il Codice: quasi un incrocio su sette quindi è fuorilegge. All’asincronia tra verde e giallo si somma vieppiu' la mancanza di automatismo tra le lanterne: cosi i semafori annunciano la luce verde lasciapassare, contemporaneamente, sia per i pedoni che attraversano il piazzale, che per le automobili che svoltano in via Vigliani. Questo accade, almeno 20 volte in 5 minuti e le invettive dei presenti “si alzano” fino all’alto dei cieli plumbei ed autunnali meneghini! Casi e casini del genere in centro, peccato "originale" della maggior parte delle multe, dei contenziosi e dei ricorsi contro la municipalita’ non si contano piu'! Giusto l’anno scorso, nel bilancio del 2012, il Comune di Milano aveva stanziato quasi 3 milioni di euro per la manutenzione ed il rinnovo dell'illuminazione pubblica, impianti semaforici compresi, salvo poi lasciare in sospeso proprio la sostituzione delle vecchie lanterne, optando per altre e meno onerose soluzioni al problema. Il rischio di aumento degli incidenti stradali e di ulteriori contenziosi è ancora “in essere”, anzi raddoppia, se ad un impianto semaforico “fuorilegge”, aggiungiamo, ad esempio, un controllo automatico del passaggio col rosso. Speriamo che alla nuova giunta Pisapia non venga in mente di attivare pure il controllo automatico del rispetto della linea di arresto (reso possibile dall’ultima riforma del Codice, del 2010 e già usata da amministrazioni locali con tanta voglia di far cassa a spese di autisti e contribuenti, ndr). Dall'Assessorato alla Mobilità, i cosiddetti “tecnici” fanno sapere che i tanto “sospirati” adeguamenti al parco semafori, sono già inseriti in una apposita voce nel bilancio 2014. Ma intanto in centro, perdurano i ritardi e gli improperi quotidiani con il solito “slow motion” del traffico a ritmo sincopato, fino al prossimo anno. La situazione non è grave quindi, ma può sempre peggiorare: è proprio di queste ore la notizia che le lanterne del centro oltre all’asincrono del tempo e al disguido del colore, adesso cambiano pure forma. Il tondo rosso che indica l'Alt, quando è attivo, accende un "cuore" incuriosendo automobilisti, pedoni e pure i pochi infreddoliti turisti. Nell’attesa che i vigili urbani pongano rimedio all’ultima luminosa bravata in stile street art e che quelli dell'assessorato alla viabilità, facciano scorrere il traffico come promesso, speriamo almeno per Natale che i semafori del centro di Milano siano finalmente “messi in regola” col piano!
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