Non chiamiamole mai piu' buche!

"Mettiamoci una bella pietra sopra!". Sicuramente questo dovra' aver pensato un anziano americano, tale Jim Bachor, quando decise per la prima volta di tappare tutte le buche sulla strada davanti casa con disegni a mosaico multicolori degni di una reggia arabo normanna. Gli artisti di strada iniziano ad avere anche una funzione sociale oltre che artistica e culturale. Il talentuoso "sanpietrinista" di Chicago, avra' anche iniziato la sua passione per le pietre colorate giustapposte solo in tarda eta', ma lavorando quando tutti riposano, in breve tempo le sue produzioni hanno fatto gridare al miracolo piu' di un amministratore pubblico ed un critico d'arte su e giu per il mondo. Mai nessuno si era offerto di coprire fosse, avvalli o vere e proprie voragini su strade dissestate con capolavori di arte moderna tanto ben fatti da apparire fotografati e recensiti sulle piu quotate riviste d'arte a stelle e strische. A chi gli domanda: "Perche' lo fai?", il sessantenne americano risponde: "Io faccio buche artistiche da diversi anni e sono tutte in ottime condizioni. La durata dell’opera è ciò che ha smosso la mia passione, avendo avuto la fortuna di ammirare i mosaici di Pompei che dopo 2 mila anni, sembrano ancora adesso come nuovi". Una passione inusuale la sua che sembra "tagliata" al servizio della sicurezza stradale: i suoi lavori in corso "d'opera" hanno ricevuto premi e plausi di qua e di la e lui, sfruttando il suo innato talento si diverte a girare il mondo. "Jimmy il Mosaico" e' diventanto un fenomeno dei nostri tempi e la Street Art fa proseliti, che non vengono piu' nominati a sproposito, come quelli che con la scusa dell'arte si divertono ad imbrattare strade, muri e segnali stradali. Non ci resta che attendere l'amico americano anche alle nostre latitudini, sperando voglia visitare, in primis, curandone il martoriato manto stradale proprio Roma Capitale!