Nuovo codice Enav per i Droni!

I cosiddetti "droni" volanti nel mondo sono diventati tanti, milioni di milioni o quasi ed urge il bisogno di un codice, di una legge, di un regolamento che li controlli, o meglio che controlli l'operato dei loro operatori! Cosa e' possibile fare, cosa e' assolutamente vietato, quali tipi, quali i modelli, per lavoro, per divertimento, con o senza telecamere ed altro ancora. Di questi tempi con condizioni climatiche e meteo favorevoli li vediamo sempre piu volare ovunque e alcune volte spericolatamente: e' giunta l'ora di prestare attenzione al "fenomeno" volante e tutelarci per la nostra ed altrui sicurezza. Oggigiorno i mini quadricotteri a motore telecomandati, detti in gergo tecnico "droni" sono utilizzati per riprese aeree, per fare rilievi archeologici, per la sorveglianza e addirittura per l'analisi del suolo, ma si prospetta vieppiu un futuro da corrieri espressi per il trasporto "eccezionale" di pacchi e pacchetti piu diversi. Una cosa si e' capita finalmente e' che questi droni vanno in qualche modo regolamentati, trattandosi di veri e propri velivoli che occupano uno spazio aereo. Adesso parla l'ente preposto, ovvero l’ENAC, ossia l'Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, che vola a disciplinare il loro uso in ogni condizione al fine di garantire l'incolumita' e la privacy di tutti. La settimana scorsa ha pubblicato: "Mezzi aerei a pilotaggio remoto", un regolamento che entrerà in vigore dal 15 settembre prossimo e che introdurra' importanti novità, tra le quali la possibilità di volare sulle aree urbane "fatti salvi" precisi requisiti di sicurezza (sistemi di comando e controllo, software conformi agli standard aeronautici, sistemi di sicurezza in caso di perdita del data-link, ndr). La maggior parte di quelli che noi chiamiamo "droni" quindi giocattoli non sono, ma sono strumenti per attivita professionali e necessitano di un vero operatore "pilota" abilitato al volo ed una serie di licenze, patentini, assicurazioni e certificazioni da detenere obbligatoriamente. Il permesso di sorvolare aree urbane non è comunque assicurato, perché nel caso di assembramenti di persone, cortei, manifestazioni sportive resta comunque il divieto. Per tutti gli altri modelli "entertainment", che trovate da assemblare dal vostro edicolante di fiducia il discorso cambia perche' non costituiscono un rischio reale per il traffico aereo e per la sicurezza delle persone. Questi pseudo droni del terzo tipo, non vengono regolamentati perché rientrano nell'uso privato e nello standard "aeromodelli" a tutti gli effetti. L’Enac nel nuovo regolamento in questione stabilisce comunque alcune normative per rendere compatibile l’uso dei mini velivoli con lo spazio aereo civile. La regola che prevale in questi casi, è quella del buon senso: non bisogna infatti andare in campagna o in un campo volo per giocarci, ma si può far volare in qualsiasi spazio purché non ci siano rischi per le persone (un drone vicino ad una strada trafficata è vietato, sia per la possibilità di impatto sia per la possibile distrazione che l'oggetto volante potrebbe provocare, ndr). Esistono anche delle limitazioni operative per garantire la massima sicurezza: il quadricottero può essere fatto volare ad un massimo di 70 metri di altitudine che possono alzarsi a 150, se il pilota è Aeromodellista con l'abilitazione al pilotaggio (una patente speciale rilasciata dall’Aero Club d’Italia, ndr) e 200 metri di raggio dal telecomando, in modo tale da assicurare un contatto visivo tra pilota e drone. Ricordate che sopra ogni aeromodello utilizzato in un luogo aperto e pubblicamente, non possono essere installati altri dispositivi o strumenti che ne configurino l’uso in operazioni specializzate e professionalizzanti (videocamere ad infrarossi, sensori per fughe di calore o sostanze particolari, webcam per riprese microscopiche, per fessurazioni in edifici, ndr). L’Enac è consapevole che sui moderni droni "giocattolo" sono installate tecnologie che gli aeromodelli non hanno, ma se l’uso è ludico e personale non ci sono problemi di alcun tipo e possiamo usarlo ovunque, sia in campagna, sia in spiaggia, per riprendere una regata velica, etc. Il tutto sempre con la massima attenzione non solo alle manovre piu o meno azzardate che si producono in volo, ma anche all’altitudine massima e alle persone presenti. "Tutto chiaro? E allora, buon divertimento".