La patentata pluricentenaria e la sua auto d'epoca ancora funzionante!

Ad appena una settimana dalla vittoria di Obama alle elezioni presidenziali degli Stati Uniti d’America, sono storie come queste che rendono unici ed inimitabili gli “States”. Il bello delle donne americane al volante è che ce ne sono ancora di “insospettabili” a zonzo, tipo Margaret Dunning, una affabile nonnina di 102 anni, nata a Plymouth Michigan, nel 1910, alla ribalta anche perché possiede una splendida ed originale Packard 740 Roadster del 1930. Una casa automobilistica, la Packard appunto, che non esiste ormai più da tempo, ma che ha prodotto autoveicoli da collezione per oltre sessant'anni dagli albori del '900. Famosa per essere stata la prima “carrozza senza cavalli”, ad adottare il volante “a tutto tondo”, il primo motore a 12 cilindri ed avere installato il primo impianto climatizzato in un'automobile. La signora del Michigan non è solo la fortunata proprietaria di un'auto d'epoca da record, ma anche una vera appassionata di motori. Alla sua veneranda età, afferma di avere ancora la benzina nelle vene, nonostante il primo incidente a soli 10 anni, col padre che non prendendo al meglio una curva, la fece letteralmente “volare” in un fienile. Da quell'episodio in effetti, ha poi avuto altri incidenti minori, ma complessivamente ha collezionato più multe per eccesso di velocità che altro. Appassionata di vetture da collezione, ne possiede un'infinità ma ovviamente la Packard è quella di cui va più orgogliosa. Fra gli altri aspetti “extra-ordinari” della signora Dunning c’è il fatto che guida ancora una Cadillac del 2003, vantando il record di possesso di patente da ben 90 anni, avendola presa a soli 12 anni, nel 1922. Può sembrar strano, ma per quei tempi, una spiegazione "logica" esiste ed è dettata da una reale necessità: suo padre morì quell’anno e la madre, grazie a delle amicizie “altolocate”, era riuscita a farle ottenere la preziosa licenza di guida per causa di forza maggiore “familiare”. La longevità di miss Dunning è stata allietata da una certa agiatezza, che si è costruita con le sue mani. Non si è mai sposata e non ha potuto terminare l’università per aiutare la madre durante la “Grande depressione” con la sua impresa immobiliare. Ebbe successo come imprenditrice e divenne la prima benefattrice della sua città: nel 1957, dopo la scomparsa della madre, fece costruire una libreria pubblica per non perdere le sue “memorabilia”, con una donazione di 1 milione di dollari. Nemmeno le "memorie" delle auto, in seguito, voleva che venissero perse, per questo iniziò ad accumulare modelli di macchine davvero “epocali” per l’industria americana. Esempi ed esemplari “auto-ctoni” come quello della signora Dunning, non possono che far riflettere, negli Usa come in Italia, quanto le passioni possano “fare e cambiare” davvero la storia delle persone e di una nazione. Per questo è importante preservare la memoria storica di ognuno e seguire i precetti dell'educazione stradale come di quella civica. Sicuramente la super-nonna in questione, non si comporta al volante come la sprovveduta donna di questo divertente VIDEO di iScuolaguida!