Mai più in riserva negli USA!

“Attenzione a non aprire la portiera dell'automobile con le unghie lunghe, potrebbero spezzarsi”, oppure: “Non infilare le mani o le braccia all’interno delle razze del volante, potreste slogarvi il polso“, e ancora: “Chiudere con cautela il cofano posteriore del vostro autoveicolo, potrebbe diventare una ghigliottina” e cosi via. Quel che avete appena letto, non è quel che sembra, cioè un prontuario di pronto soccorso per evitare incidenti più o meno gravosi, ma sono le precisissime indicazioni, le dettagliate avvertenze dei nuovi manuali d'uso e di manutenzione allegati a tutte le auto importate negli States. Tutto quello che potrebbe essere pericoloso viene “segnalato”, perché in caso di danno procurato, specialmente se il cittadino è americano, per il produttore saranno “dolori” con multe e rimborsi molto salati. Per le case automobilistiche soprattutto “estere” perdite incalcolabili, quindi, non solo a causa degli indennizzi milionari, ma soprattutto per la resa d'immagine “costruita” negli anni. In tutti gli Stati Uniti d'America spopolano le “Lemons Laws”, che traduciamo come “Codice unico” contro i tarocchi e le promesse vane, le false illusioni dei venditori, a tutto “pro” degli utenti finali. Dalla strada alla tavola, questo nuovo “sistema normativo” è davvero un utilissimo rimedio anti “bufale”, a difesa della clientela. Protezione del consumatore e del cittadino, ad ogni costo, quindi, anche “remando contro” le più importanti lobby commerciali, a sgarbo dei più famosi “brand” internazionali, che di questi tempi, restano sempre più sgomenti. Sufficiente per capire, guardare come vengono redatti “ultimamente” i libretti d'istruzioni ed i manuali d'uso delle auto: pagine, pagine e pagine ancora di avvertimenti, segnalazioni di pericoli vari, ammonimenti all'uso di qualsiasi optional, ed ogni "operazione" non prevista. Ogni falsa “dichiarazione” verrà punita severamente soprattutto se riguardante i consumi e la resa finale in strada con un pieno di benzina. Un deficit comunicativo costato molto caro ai pur “metodici” e perfezionisti produttori del Sol Levante: comunicazioni ed indicazioni superficiali, soprattutto riguardo i consumi, con dati molto spesso incoerenti o totalmente sballati (ad esempio quelli riferiti al rapporto Km percorsi/litri di carburante consumati, ndr). Cosi dopo aver “buggerato” migliaia di clienti (più di 2 milioni negli States sono stati i ricorsi, ndr) sono stati condannati a risarcimenti per migliaia di dollari. Da un'isolata denuncia di un automobilista qualunque, deluso per l'acquisto di un'auto ibrida “asiatica”, (scelta proprio per la dichiarata sobrietà nei consumi, rivelatasi invece troppo avida di carburante, ndr), l'intervento severo della legge e dell'ente nazionale a tutela del consumatore ai danni delle case costruttrici che dovranno rimborsare ogni automobilista che ha incautamente acquistato il veicolo, traviato dalle dichiarazioni “false e tendenziose” del produttore. All’esempio americano ha fatto seguito in Europa, l'episodio "tedesco", nel quale un altro cliente sentendosi “bidonato” ha fatto causa ad una famosa casa automobilistica francese perché il suo bolide da quasi 150 cavalli consumava il 10% in più di quanto promesso “franco” concessionario, ottenendo quantomeno la restituzione della somma spesa. Immaginate una “causa” simile in Italia? A VOI i commenti o i suggerimenti del caso. Se volete risparmiare BENZINA e le GOMME, non fate "causa" per il momento, ma cliccate QUI!