Curiosità
A nessuno piace sentirsi “a terra”, men che meno ritrovarsi con le gomme bucate o fuori uso, ma la realtà della strada è questa e spesso può accadere anche sotto casa!
A volte specialmente quando si va di fretta, sulla strada capita di prendere un colpo sul pneumatico, e la gomma scende rapidamente di pressione. Cosa fare? Chiamare il carro attrezzi o l'assistenza col cellulare? Certo, è possibile. Ma risparmiare molti euro in tempi di crisi, si può? In questi casi cercate di comprendere l’entità del danno, verificate se vi è uno strappo o una lieve lacerazione, ma non cercate di riparla, perchè deve essere “smaltita” adeguatamente per poter essere “riusata” successivamente da qualcun altro. Non vi resta altro che sostituirla con una nuova o semi usata dal vostro gommista di fiducia. Se il pneumatico invece si sgonfia perché, un chiodo ha bucato il battistrada, sarà difficile valutare “il danno” se la gomma è ancora “in moto”, quindi sarà necessario rimuoverlo prima di iniziare qualsiasi esame di “riparazione”. Posizionare poi un “blocco” o un cuneo sotto le coperture per impedire loro di muoversi, mettere il freno di emergenza, e rimuovere tranquillamente il pneumatico dall'autoveicolo. Accertarsi di allentare i dadi con la chiave adatta prima di sollevare l’auto col “cric” in dotazione. A questo punto, rimuovere i dadi e posizionare la ruota e la gomma distanti dalla vostra auto. A volte è molto evidente la causa della perdita di pressione e del successivo sgonfiaggio: la testa di un chiodo, di una vite o di qualche altro oggetto metallico incastratosi nel battistrada. Evidenziare il punto di foratura e non rimuovere l’oggetto fino a quando non si è pronti a riparare il foro definitivamente. Se avete “preso” un chiodo o vite nel pneumatico, è possibile che abbiate “raccolto” più di un oggetto indesiderato sull'asfalto. Dopo aver trovato il primo, è sempre “buona norma” controllare il resto della gomma. Per individuare prontamente le perdite, è possibile accorgersi dell’aria che fuoriusce attraverso il foro, anche se non sempre è facile, ne immediato. All'uopo preparate una soluzione “saponosa” in un catino delle giuste dimensioni, gonfiate il pneumatico nel miglior modo possibile e versateci sopra l’acqua “saponata”. La perdita diventerà "miracolosamente" visibile, perché l’aria attraverso un foro crea bolle d'aria evidenti. A questo punto marcare il buco con un pennarello indelebile per riconoscerlo in seguito. Se una gomma è bucata sulla “spalla” per una pietra o per urti laterali con un marciapiede, in genere la si vulcanizza, cioè la infila sotto una pressa fondendo una parte di gomma “speciale” sull'abrasione o sul taglio. La classica “pezza”, che viene posta ed incollata all’interno del pneumatico e prima di applicare il mastice, levigare la zona interessata con una moletta o una piccola raspa altrimenti "non attacca". Vi sono numerosi ed economici kit di riparazione "usa e getta" disponibili presso tutte le auto officine, ricambi auto, distributori di benzina, centri commerciali o nei “brikolage”.
Schema pratico d'intervento con kit “Riparagomme”:
- Aprire il kit, nel caso di foratura di uno o più pneumatici;
- Rimuovere l’oggetto che ha determinato la foratura con una pinza;
- Prendete la raspa inclusa nel kit ed inseritela nel foro per irruvidire e pulire la gomma;
- Estraete la spina di gomma per la riparazione e copritela con il collante incluso;
- Usare lo strumento di inserimento in dotazione per introdurre la spina nel foro;
- Tirare fuori rapidamente, l’utensile di inserimento lasciando dentro la spina;
- Tagliare il filo “spina” con il battistrada circostante e ricordarsi che una “spina di gomma” è sempre una soluzione temporanea.
Per chi volesse saperne di più, Scuolaguida.it dedica una intera area web dedicata alle GOMME, sempre aperta alle vostre curiosità in tema di uso, sviluppo e novità sugli pneumatici.
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