Tutto quello che ancora non sapevamo sui nuovi motori Diesel Euro6!

Guerra senza pace per i nuovi motori Euro6! A volte dipinti come modernissimi ed efficientissimi “salvatori della patria e dell'ambiente”, altre come in quest'ultima ricerca, risultanti gravemente inquinanti se sottoposti a test internazionali di laboratorio più severi e davvero rigorosi. E' notizia di pochi giorni fa, dopo l'ennesimo controllo delle emissioni di diversi modelli e motorizzazioni tra le più vendute in Europa, riproducendo il ciclo urbano cosiddetto “Real Driving Emission”. Forse tutti non sanno che, i nuovi motori Euro6 sono si dotati di dispositivi “antiparticolato” atti a catturare particelle nocive allo scarico, ma debbono periodicamente essere obbligatoriamente rigenerati e ricontrollati. Si è scoperto che durante tale processo di "rigenerazione" che avviene in strada, tali sistemi rilasciano non una, non dieci, non cento, ma fino a mille volte più polveri sottili della norma europea vigente. L'attuale regolamento UE difatti, non considera il momento della rigenerazione, certificando ed omologando i motori, considerandoli in buona sostanza, legali e "puliti" come e più degli altri. Cosa ancora più grave, oltre alle emissioni per le particelle superiori a 23 nm, soglia superata tra il 40 e il 115%, un aumento delle emissioni di particelle di diametro inferiore a 10 nm, precisamente tra il 15 ed il 200%. Queste emissioni molto pericolose, sono totalmente ignorate dalla normativa vigente. Secondo enti di ricerca internazionali come l'OMS e l'Agenzia Europea per l'Ambiente, questo tipo di inquinamento è strettamente associato all'aumento dell'incidenza di vati tipi di tumori alle vie respiratorie. Le polveri ultrafini di dimensioni inferiori ad un virus, potrebbero rappresentare la forma più pericolosa e sono state da poco messe in correlazione con le peggiori malattie moderne. Altro fattore aggravante nei test effettuati, la rigenerazione si è verificata quasi il doppio del volte rispetto al valore di omologazione, ovvero ogni 420 km circa. In più può verificarsi in tutte le condizioni di guida, anche nei tratti urbani, e può perdurare fino a 15 km, con le emissioni che restano più alte del previsto anche per 30 minuti dopo la fine del processo. In Europa circolano attualmente più di 45 milioni di auto diesel, per un totale di 1,5 miliardi di rigenerazioni l'anno. Solo in Italia sarebbero attualmente circolanti circa 6 milioni di auto affette dalla suddetta "problematica". Dal 2000 tutti parlano di "nanoparticelle" e negli anni a seguire della loro creazione col filtro anti particolato, che non elimina il PM10 ma lo trattiene e lo "sminuzza" durante la rigenerazione. A conti fatti, scientificamente parlando, l'unico combustibile fossile utilizzabile per un passaggio graduale, di massa e più ecologico all'elettrico, è il metano!

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