Obama vuole l'auto senza pilota!

Piaccia o no, l'auto a guida autonoma è una realtà già adesso e tra una decida d'anni saranno tra noi moltissimi guidatori automatici robot, con l'elettronica a bordo a farla da padrone dentro e fuori ogni veicolo e su ogni drone. All'insegna del motto: “Più sicurezza sulla strada per tutti” anche Barack Hussein Obama, ovvero il presidente USA in carica, scommette sull'auto senza pilota senza se e senza ma. Anzi vorrebbe essere proprio lui il primo uomo sulla Terra a dare lo "start" alla rivoluzione dei trasporti del XXI°secolo. Nell'ultimo discorso all'Unione ha incluso nel budget per il 2017 un preventivo di, udite udite, 4 miliardi di dollari per investire nelle future Google car. Nuove normative ad-hoc e soluzioni hi-tech per evitare ogni perdita di vita umana e ogni minimo incidente stradale, con regole valide per tutti per fare delle vetture senza guidatore le più sicure. Sull'auto senza pilota stanno scommettendo in molti in privato, ma adesso che arriva lo “Yes, we can” (letteralmente dall'inglese: "Si, può fare", ndr) di stato americano, sarà molto probabile che tra qualche anno nessuno comprerà più un'auto che non guidi da sola, permettendoci di viaggiare e di spostarci in altre faccende affaccendati. Il Dipartimento dei Trasporti a stelle e strisce non perde tempo ed ha già stretto accordi con le più famose case automobilistiche per mettere a punto misure che consentano alle auto senza guidatore di circolare liberamente sulle strade pubbliche, con un occhio attento soprattutto agli aspetti legali. La folle corsa alle auto col pilota automatico è già iniziata e sta ridefinendo rapporti e possibili alleanze in grado di cambiare in modo radicale l'industria automobilistica del Terzo Millennio. Le alleanze ridurranno sia i tempi di realizzo che gli ingenti costi di sviluppo. Gli USA puntano "pesante" dunque sulle auto senza guidatore, ma anche molti paesi in via di sviluppo, sono ansiose di testare questo nuovo tipo di veicoli e tecnologie. In India e Cina, l'85% degli intervistati dichiarano di essere pronti a provare un'auto senza conducente. In Giappone è nata la prima società di taxi senza pilota ed il governo stesso supporta e spinge lo sviluppo della "meccatronica" al servizio delle persone contro i costi sociali del subitaneo invecchiamento della propria popolazione. Possedere un autoveicolo che non abbia il pilota automatico in un prossimo futuro sarà come avere un treno a vapore o un carrozza a cavalli, cimeli di un tempo, da conservare e giustamente valorizzare ed usare per ragioni sentimentali o per eventi occasionali ma non per l'uso e l'abuso quotidiano. Il futuro è alle porte, porte aperte alle macchine che guidano da sole!