Boom di vendite da anni in Europa, ma nel Belpaese le auto elettriche ancora non decollano!

Il solito "refrain", il solito "leit-motiv", ovvero vogliamo, pretendiamo, desideriamo, aspettiamo da tempo l'avvento del nuovo, dell'ecologico, del super sostenibile, poi le vendite delle auto "eko" non entusiasmano, pur battendo record su record da mesi. Servono più incentivi o più infrastrutture "ad-hoc" o ancora maggiore autonomia o aspettiamo l'auto a guida autonoma? Da ormai svariati anni sono diversi i modelli di auto elettriche in tutta Europa. Sono di tutte le case, sono belle, super affidabili, dotate di batterie ultramoderne e compatte, con autonomia quasi triplicata, fanno ormai 500/600 Km con un "pieno" superveloce alla presa di corrente di casa o del garage. Insomma noi qui in Italia siamo sempre in attesa del domani che verrà, mentre "gli altri" si muovono eccome! Nei "soliti" paesi, le vendite di auto ecologiche sono spinti vieppiù da notevoli incentivi fiscali all'acquisto. Nei primi mesi del 2017 in Europa le cifre sono doppie rispetto al cosidetto "anno zero", il 2014 delle auto elettriche. Sono state immatricolate un totale di 32mila auto 100% elettriche, di cui 15mila solo a Marzo, considerando solo i paesi dell'Europa occidentale. Numeri interessanti ma "risibili" rispetto ai paesi scandinavi dove le immatricolazioni elettriche rappresentano oltre il 30% del parco autoveicoli totale. Per capirci, in Italia la percentuale globale attuale sfiora appena l'1%. In Germania il trend positivo è continuato, con 1.413 nuove auto elettriche e 2.174 plug-in e ibride. In Francia le nuove immatricolazioni di auto ecologiche stanno sulle 5mila al mese ed i "potenti" bonus di stato sono serviti praticamente per eliminare l'inquinamento dei vecchi motori diesel dai grandi centri metropolitani. La differenza c'è ed è sotto gli occhi di tutti, automobilisti e non. Non è un mistero che i paesi europei del Nord, già fuori dalla crisi, sono quelli che hanno messo in campo importanti incentivi statali, per spingere in cittadini ad un cambio epocale di mobilità e di qualità della vita. Quale strada seguire per l'Europa intera? Chi deve scegliere una nuova auto prende anche in considerazione quelle a zero emissioni, perché sa di poterla utilizzare senza pensare più all'autonomia. Non basta riempire lo Stivale di colonnine di ricarica superfast, è necessario che le stazioni di rifornimento elettrico siano anche adeguate ai mezzi in circolazione, con le giuste tecnologie di ricarica e le giuste spine di collegamento, così che tutti gli "elettro-utilizzatori" abbiano le stesse possibilità di circolare liberamente ed in completo comfort. Attualmente le "elettriche" vanno bene e sono usate da persone benestanti che usano l'auto per spostamenti in città o in periferia, non certo per viaggi lunghi. Per "tutti gli altri" bisognerà ancora lavorare sull'autonomia, sui tempi di ricarica, diffusione delle colonnine e dulcin in fundo, sul prezzo finale, franco concessionario. Ci auguriamo quindi che i nuovi "mezzi" elettrici che quest'anno inizieranno ad essere disponibili diano ulteriore smalto e decisivo spint al mercato automotive del futuro anche alle nostre latitudini!