Mobilità Consapevole
Partendo dallo stato dell’arte della mobilità in Italia ecco i possibili sviluppi futuri fino al 2030, il documento fornisce al decisore pubblico strumenti di supporto alle future decisioni sul tema della mobilità sostenibile.
Gli stakeholder della mobilità hanno elaborato una serie di raccomandazioni al Governo Gentiloni per governare l’evoluzione della mobilità in relazione agli obiettivi nazionali di de-carbonizzazione, qualità dell’aria e salute dei cittadini e promozione della competitività delle filiere nazionali. Gli obiettivi fondamentali potranno essere raggiunti grazie all’adozione di misure che intervengano in maniera sinergica su tre precisi punti:
1) Avoiding: ridurre le necessità di trasporto e la lunghezza dei percorsi da effettuare;
2) Shifting: orientare la mobilità verso modalità di trasporto più efficienti e sostenibili;
3) Improving: migliorare l’efficienza e la sostenibilità dei mezzi di trasporto, intervenendo anche sulla tecnologia dei veicoli.
La prima parte riporta un inquadramento generale del lavoro, con le contingenze del settore dei trasporti che spingono verso la necessaria adozione di misure a sostegno della mobilità sostenibile nel settore del trasporto su strada. Il contesto normativo internazionale e nazionale, conferma le necessità, con l’identificazione di obiettivi particolarmente impegnativi e una attenzione alla pianificazione strategica della mobilità e allo sviluppo dei cosiddetti combustibili alternativi. Particolare attenzione viene dedicata al trasporto stradale, analizzando le diverse fonti energetiche ed opzioni tecnologiche disponibili e dettagliando lo stato attuale anche in termini di reti di distribuzione e di caratteristiche principali ed entità delle filiere industriali connesse. Lo sviluppo e la definizione delle misure di incentivazione per la mobilità sostenibile si basano su una attenta e puntuale identificazione degli obiettivi e delle strategie che tali misure puntano a raggiungere e implementare. Saranno possibili diverse misure di incentivazione, da promuovere a partire dagli obiettivi maggiormente rilevanti e dalle strategie più importanti. A partire dagli incentivi economici diretti, per l'acquisto dei veicoli, erogati direttamente all’acquirente o sotto forma di sconto offerto dal venditore. Tale approccio può generare effetti importanti ed efficaci nel breve periodo anche sul sistema economico e produttivo, oltre che soddisfare obiettivi di lungo periodo in termini di emissioni. La modulazione di tale strumento deve essere proposta attraverso parametri di emissione appropriati, tenendo conto degli obiettivi in termini di emissioni del parco veicolare circolante, delle caratteristiche di quest’ultimo e dell’offerta esistente di veicoli a basso impatto ambientale, in modo da massimizzare l’impatto atteso e il rapporto efficacia/costi delle misure definite. Questo deve avvenire in una logica di medio-lungo periodo, e in armonia con strategie di stimolo a soluzioni tecnologiche a maggior potenziale di efficienza ambientale, al fine di non generare distorsioni basate sulla differente capacità di offerta. Gli incentivi economici indiretti per ridurre tasse ed oneri in fase di acquisto (tassa di registrazione del mezzo, IVA, ndr) o in fase di possesso (riduzione o eliminazione della tassa di circolazione, ndr). Un approccio che si differenzia dal precedente sia per quanto riguarda le modalità e il meccanismo di finanziamento da parte delle casse pubbliche, che in termini di tempistica di erogazione e conseguentemente velocità di impatto nel breve periodo. La scelta del mix di incentivazione diretta e indiretta dovrà essere effettuata tenendo conto sia delle risorse economiche da destinare che degli obiettivi di stimolo della domanda industriale. Lo stesso discorso fatto in precedenza sulle modalità di modulazione delle misure vale nel caso delle misure di incentivazione indiretta. La "road map" italiana punta su disincentivi economici ai veicoli più inquinanti, un extra gettito da reinvestire per incentivare l’acquisto di veicoli a basso impatto ambientale. Fra le altre misure di incentivazione: limitazioni alla circolazione, obblighi legislativi quali lo sviluppo di Piani Urbani della Mobilità Sostenibile, politiche di traffic-management e sviluppo della mobilità collettiva, misure per la logistica sostenibile, sostegno all’infrastrutturazione di ricarica e distribuzione, campagne di comunicazione e finanziamento di programmi di ricerca e sviluppo. Oltre ad adottare un'ottica di lungo periodo e una maggiore coordinazione degli interventi, le indicazioni dei portatori d'interesse si articolano intorno alle tre macro-aree d'intervento:
La prima, Avoiding, va declinata in misure volte a:
- favorire lo "smart working", i servizi on-line, con l'implementazione della banda larga su tutto il territorio nazionale;
- la tempestiva applicazione dell’Agenda Digitale e dei relativi sistemi di autenticazione e certificazione digitale;
- stimolare la progressiva introduzione di servizi on-line da parte di tutti gli enti che offrono servizi ai cittadini;
- ottimizzare la logistica urbana favorendo il trasporto e le procedure operative più efficienti;
- pianificare il territorio favorendo soluzioni che ottimizzino/minimizzino le necessità di spostamento degli abitanti.
La sfera d'intervento, denominata Shifting, a sua volta comprende una serie di misure, quali:
- Stimolare l'utilizzo del trasporto pubblico;
- Promuovere il car sharing e il car pooling;
- Favorire lo shift modale e l'intermodalità nel trasporto merci;
- Favorire la mobilità su due ruote.
L'ultima area d'intervento, Improving, prevede misure volte a:
- Favorire l'eliminazione dei vecchie veicoli;
- Favorire lo sviluppo della mobilità elettrica, a idrogeno e la crescita della mobilità a gas (GNC/GPL) per il trasporto individuale;
- Favorire l'adozione di combustibili alternativi per il trasporto collettivo e per il trasporto merci;
- Stimolare la ricerca nel campo della guida autonoma e dei sistemi di sicurezza predittivi.
Notizie più lette
Pagina Fan
Moto.it è il portale italiano dedicato alle moto, con le ultime news di settore e migliaia annunci di moto usate e moto nuove. | |
Automoto.it è il quotidiano online dedicato alle auto, con prove, notizie e una sezione mercato con migliaia di annunci di auto usate e auto km 0. |
Quiz Ministeriali 2013 2014
Quiz gratuiti patente B, A1 e Patente AM (ex patentino ciclomotore)
Esercitati con la simulazione di esame dei quiz ministeriali. Prova l'esame teorico per la patente B dell'auto, A e A1 della moto o con quiz ministeriali per il patentino del ciclomotore (CIG) - Quiz patente B - Quiz patente AM
Quiz Patente A1 B 2011
Sono ancora disponibili i vecchi Quiz Patente A1 B in vigore da gennaio 2011