Trattori e macchine agricole ad idrogeno "fuel cell" per eliminare la terra dalla dipendenza dai combustibili fossili!

Chi l'ha inventato, prodotto e sviluppato, il primo trattore a idrogeno, afferma che è di fatto, una prima ma fondamentale "tappa" del progetto che mira a render "energeticamente" indipendenti tutte le aziende agricole del pianeta, mettendole in grado di produrre carburante 100% ecologico e sostenibile. L’indipendenza energetica è il sogno di qualsiasi azienda moderna, ogni imprenditore "coltiva" da sempre il desiderio di produrre autonomamente l’energia necessaria al proprio lavoro nei campi come in ogni dove. Un proposito sino a pochi anni fa considerato appunto uno "sproposito", ma che adesso, grazie allo sviluppo delle tecnologie legate ai bio-carburanti, appare molto più concreto. La trattrice alimentata a idrogeno infatti è una realta, dotata di due motori elettrici dalla potenza complessiva di più di 100 cavalli. Il primo necessario ai servizi "a bordo" ed alla presa di potenza posteriore, ovvero l’organo meccanico per azionare e far funzionare tutte le attrezzature vincolate al trattore (seminatrici o presse per il fieno, etc). Il secondo motore destinato invece a far muovere la macchina agricola, la cui autonomia di lavoro si spinge oltre le 3 ore. La produzione in serie è già iniziata, dalla fine dell’anno scorso per la sola commercializzazione nei paesi nordici, principali destinatari della nuova tecnologia pulita. Il primo prototipo marciante fu lanciato nel 2009, con un trattore che invece del "vecchio" propulsore a combustione interna montava un innovativo motore elettrico alimentato a "fuel cell", ovvero grazie all’energia ricavata dalla reazione chimica tra idrogeno ed ossigeno. Le aziende agricole di grandi dimensioni sembrano fatte "ad-hoc" per realizzare l’autosufficienza energetica, potendo produrre in proprio l’idrogeno mediante "elettrolisi dell’acqua" attingendo da fonti rinnovabili, estraendo metano da biogas o biodiesel, ottenuto dalla fermentazione delle biomasse. Il concetto di autosufficienza energetica alla base del progetto, prevede che i sistemi di produzione dell’idrogeno siano alimentati mediante impianti eolici o fotovoltaici e che lo stoccaggio avvenga in serbatoi sotterranei presso le aziende stesse, dato che le macchine agricole lavorano solitamente a ridotta distanza dalle sedi di rimessaggio. Gli ampi spazi a disposizione per installare i sistemi alternativi di generazione dell’energia elettrica e per il trattamento delle biomasse avviano un "ricircolo virtuoso" che elimina del tutto i carburanti fossili ed i derivati del petrolio. Una vera e propria "rivoluzione contadina" hi-tech, che da un lato, è totalmente eco-sostenibile, a zero emissioni e nullo impatto ambientale e che dall'altro consente agli agricoltori di spendere molto meno eliminando uno dei fattori di spesa più onerosi! VIDEO