In Francia gli incentivi per l'acquisto di auto elettriche ed ecologiche funzionano eccome!

Da noi gli incentivi statali per le auto ecologiche vengono sempre snobbati o peggio vilipesi e criticati. Eppure nazioni “civilissime” e non molto distanti dalle nostre latitudini, dimostrano che sono una spinta decisiva alla rivoluzione per la mobilità del Terzo Millennio. Una questione politica, sociale e ambientale che si ripete periodicamente, quella relativa agli eco bonus per sostenere e promuovere l'acquisto di autoveicoli nuovi a zero emissioni, elettrici o a carburanti alternativi, elettriche ed ibride in testa. Vi ricordate come quando nel “lontano” 2014 i fondi governativi destinati al cambio del parco macchine vetuste e inquinanti, siano scomparsi dal mercato nel giro di poche settimane? I potenziali clienti hanno di auto elettriche ed ibride sono stati letteralmente fagocitati dalla lobby delle case costruttrici che hanno fatto di tutto e di più per vendere i loro “fondi” di garage invece delle nuove e costose proposte salva ambiente. Risultato? In Italia al momento non ci sono più incentivi ed il passaggio alla mobilità elettrica è agevolato solo in alcune regioni a statuto molto speciale. Se i soliti “gufi” rimarcano la non necessita degli incentivi dello Stato per stimolare il nuovo mercato, ci sono tanti altri paesi vicini dove le "sole" cifre dimostrano che gli incentivi governativi funzionano eccome! Dalle ultime statistiche l'andamento delle vendite oltralpe, da quando sono partiti i bonus, è cresciuto verticalmente fino a raggiungere picchi importanti nel 2017 con il lancio di modelli e vetture più performanti e zero inquinanti. Per ogni vecchio rottame diesel o benzina, un bonus automatico di 6mila euro, per l'acquisto di una fiammante vettura ecologica, ai quali si aggiungono altri 4mila come "regalo di benvenuto” all'elettrico. Se preferite acquistare un'auto ibrida o plug-in le cifre parlano di 4mila euro di bonus complessivo. Risultato? Il 2017 si è chiuso con oltre 50mila nuovi veicoli elettrici immatricolati, di cui 25mila auto elettriche “pure” con un balzo del 15%, 10mila auto ibride plug-in, con un +67% e 5mila mezzi commerciali leggeri elettrici, +10%. La quota in Francia è destinata a crescere rapidamente raggiungendo nei prossimi anni numeri significativi con modelli che sono stabilmente tra le prime 20 automobili vendute mensilmente. Da noi, dove le stazioni e le infrastrutture di ricarica rapida stanno crescendo rapidamente, i numeri potrebbero essere molto più alti se solo lo Stato decidesse di contribuire ad abbattere i costi iniziali, ancora proibitivi per il 90% delle tasche degli automobilisti italiani. Il rischio è oltre a quello di veder aumentare i casi di malattie ed affezioni alle vie respiratorie, quello di perdere l'ultima chance che tutti gli altri stati dell'UE hanno già da tempo preso al volo, senza se e senza ma. Rien va Plus!

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