Il rivoluzionario programma si chiama “Road to Zero” e punta ad eliminare dalla circolazione tutte le auto inquinanti non elettriche entro l'anno 2040. Per gli autoveicoli ibridi "tout-court" sarebbe una vera doccia "scozzese", perché il nuovo piano consentirebbe la vendita solo di modelli capaci di percorrere almeno 50 miglia, cioè 100 km, in modalità esclusivamente elettrica ed escluderebbe non solo le auto ibride di concezione tradizionale, ma, il 99% dei modelli oggi venduti nel Regno Unito, visto che l'autonomia elettrica media è attualmente di 40 miglia. Le normative che l'esecutivo inglese in carica starebbe per varare hanno subito provocato reazioni negative da parte del mondo dell'industria, preoccupata di dover modificare strategie di sviluppo dei prodotti che sono già definite per i prossimi anni. Sottolineando che le vendite di modelli auto elettriche in Inghilterra non hanno superato il 5%, l'organizzazione che rappresenta i costruttori di auto ha criticato il provvedimento allo studio. L'industria automotive che già investe miliardi in queste nuove tecnologie, con decine di nuovi modelli ibridi plug-in in vendita, in un prossimo futuro proporrà sempre più versioni ecologiche dei veicoli, offrendo ai consumatori una scelta sempre più ampia. Il mercato automotive non può comandare i cambiamenti, né i livelli della domanda dei consumatori. Obiettivi irrealistici e messaggi fuorvianti sui divieti non faranno altro che indebolire gli sforzi sul futuro, confondendo i consumatori e scatenando il caos nel mercato automobilistico e mettendo a rischio migliaia di posti di lavoro. "God Save the Electrics Cars!"