E' giusto pagare le infrazioni per i minorenni alla guida di moto e scooter?!

Chi paga le multe per le violazioni stradali commesse dai minorenni? A dannarsi l'animo o metter mano al portafoglio finadesso sono stati sempre i genitori o i tutori del minore “incapace” di rispettare le leggi della strada. La Cassazione lo conferma e per quanto riguarda le violazioni amministrative, il minore d’età viene considerato dalla legge, un “incapace”, ovvero ancora inadatto a comprendere il significato delle proprie azioni ed a ricevere “direttamente” le relative sanzioni previste dal nuovo Codice della Strada. Chi è capace, è colui o coloro che sono preposto al suo controllo: i genitori nel caso di figli minorenni o il tutore per un infermo di mente (che, ad esempio, si metta alla guida di un’auto pur non avendo la patente, ndr). Ogni volta che un ragazzo minorenne prenda un verbale, la multa arriverà direttamente a casa, presso la residenza dei genitori e saranno questi ultimi, in soldoni, a doverla saldare. Salvo attestare che “il fattaccio” è avvenuto contro la loro volontà. In caso di violazione commessa da minore scattano 2 obblighi per le forze dell'ordine: in primis, quello della redazione immediata del verbale di accertamento, in secundis che la contestazione sia comminata nei confronti dei soggetti tenuti alla custodia o sorveglianza. In pratica la compilazione della multa che attesta la violazione alle norme della strada, deve avvenire esplicitamente nei loro confronti, indicando il rapporto intercorrente con il minore che ne imponeva la sorveglianza e la specifica attribuzione ad essi della responsabilità per l’illecito amministrativo. Numerose sono le ipotesi in cui un minorenne può violare il Codice della Strada, ad esempio, alla guida di moto 50cc e scooter senza casco o le cui specifiche tecniche siano state “modificate” rispetto alle specifiche sul libretto di circolazione rilasciato dal costruttore. Nel caso frequentissimo di 2 persone sulla sella del motociclo benché non omologato per il solo conducente. Altro esempio molto usuale purtroppo è quello della guida senza patente o senza l’uso delle cinture di sicurezza per le min-icar o micro-car. Non in ultimo, il minorenne deve rispettare il divieto di utilizzare skateboard, hoverboard, pattini e rollerblade su strade e marciapiedi pubblici. Il genitore allora è sempre colpevole per le “marachelle” dei figli? Quando il genitore non deve pagare la multa per conto di un minore? Quanto il genitore può provare che non ha potuto impedire l'accaduto, una prova, l'avrete già ben capito, difficilmente raggiungibile, per non dire impossibile, perché i Tribunali o i Giudici di Pace valutano con estremo rigore le ragioni prodotte dal genitore (ad esempio, non vale dire, o provare che il figlio ha rubato le chiavi dell'auto, se queste non erano conservate in luogo sicuro e fuori portata, ndr). In caso di illeciti o reati penali, il responsabile è il minore, solo se abbia già compiuto il 14°anno di età. Se nel violare il Codice della Strada, un minorenne produce danni e lesioni serie a terzi, l’eventuale responsabilità penale non spetta ai genitori ma all’autore dell’illecito se maggiore di 14 anni, soglia di età, in cui un minore è considerato personalmente e “pienamente” responsabile dei reati commessi (tuttavia il risarcimento dei danni saranno coperti dall'assicurazione, ndr). Non vi sembra sia arrivata l'ora di rivedere le regole e cambiarle un pò per responsabilizzare di più le nuove generazioni di conducenti, centauri e ciclisti?