A mali estremi, estremi rimedi per chi abusa dello smartphone al volante!

Secondo le ultime statistiche in materia di sicurezza stradale, 3 automobilisti su 4 usano il proprio smartphone mentre sono alla guida, non solo per telefonare ma anche per messaggiare, rispondere agli amici sui social o navigare sul web.

Un comportamento più che scorretto che altro, che ha favorito un aumento considerevole delle vittime sulla strada non solo lo scorso anno. La distrazione è infatti la causa principale dei sinistri più comuni. Che fare? Ad arginare la più "brutta abitudine" degli italiani, sarà senza dubbio la prossima riforma del Codice della Strada, ora in Parlamento al vaglio della Commissione Trasporti, che la dovrebbe approvare entro l'anno. Le prime novità riguardo i prossimi provvedimenti inseriti nel testo sono inerenti all’abuso dello smartphone alla guida: chi sarà beccato dalle forze dell'ordine o dai vigili, senza utilizzare i dispositivi previsti ed omologati quali kit vivavoce o auricolare, rischia il ritiro immediato della patente, con la sospensione fino a 3 mesi, anche se fosse la prima violazione. Ma non finisce qui, è previsto pure il sequestro amministrativo dello smartphone, in via cautelare, ove ci fosse la necessità di appurare se la causa dell'incidente sia stato proprio il suo abuso. Attualmente, per chi infrange l’Art.173 del Codice è prevista la sanzione da 160 a 650 euro e la decurtazione di 5 punti dalla patente. Solamente in caso di recidiva, nei successivi 2 anni, è prevista la sospensione della patente per un periodo compreso tra 1 e 3 mesi. Non sarebbe ora di finirla?