Se dalla fine di Luglio sono tornati a "ruggire" i nuovi sistemi Tutor in tutte le autostrade del "regno", adesso la Corte di Cassazione, con sentenza depositata, dichiara guerra agli "smemorati" delle patenti a punti! Vi spieghiamo meglio, nei casi di infrazione per eccesso di velocità rilevati dai nuovi dispositivi autovelox e "Scout Speed", le famigerate ed odiatissime "pistole radar", non seguiti da fermo amministrativo ed identificazione del conducente, se l'autoveicolo è concesso in affidamento, chi lo utilizza abitualmente non potrà più giustificarsi affermando di non ricordare chi fosse alla guida per evitare il taglio dei punti. E' stata proprio la Corte a stabilire tale principio che pone molti "paletti" all'Art. 126 del nuovo Codice della Strada. Oggetto della valutazione, un ricorso contro una decurtazione di 10 punti sulla Patente B, per una multa ad uno sventurato automobilista, nel periodo in cui il mezzo era nella sua piena disponibilità. Nel commentare la sentenza, i togati hanno sottolineato come l'affidatario del veicolo non possa più, di fatto, limitarsi a dichiarare di non essere al volante al momento dell'infrazione, per evitare ogni decurtazione. Se il veicolo si trova nella piena disponibilità della persona, incombe su di essa l'onere di fornire alla PolStrada o alle forze dell'ordine preposte, tutti gli elementi utili per risalire ed accertare l'identità del vero conducente. La decurtazione punti sulla patente di guida d'ora in poi, andrà a penalizzare l'effettivo autore di ogni illecito stradale. La normativa fornisce al proprietario del veicolo la possibilità di trasformare la decurtazione punti in sanzione amministrativa, proprio omettendo l'autore dell'illecito. All'affidatario del veicolo, la legge non assegna le stesse possibilità che ha assegnato al proprietario. Nello specifico caso vi è la possibilità di dimostrare di non essere il colpevole dell'illecito, indicando esattamente l'autore materiale. Nella vicenda in oggetto, il proprietario del veicolo ha dichiarato che il veicolo era nella propria disponibilità, non negando di trovarsi alla guida, ma asserendo di non ricordare chi fosse al volante, di qui la conferma della decurtazione finale dei punti. Morale della favola? Fine dei furbetti del volantino e degli smemorati alla guida!

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