Cosa fare con una macchina con targa temporanea estera scaduta ma ancora circolante?

Cosa fare in presenza di un autoveicolo con targa temporanea straniera, ma sempre di un paese all'interno dell'UE, scaduta di validità da più anni e condotta dal proprietario non residente in Italia? Quali articoli del nuovo Codice della Strada applicare? Quali sanzioni amministrative comminare?

Forse non tutti sanno che ogni veicolo con targa provvisoria o temporanea deve essere adeguato alle normativa italiana, quindi è applicabile l'Articolo 93, comma 7 del Codice, in merito alle varie: "Formalità necessarie per la circolazione degli autoveicoli, motoveicoli e rimorchi" (...) Chiunque circoli con un veicolo per il quale non sia stata rilasciata la carta di circolazione è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 420 a 1.680 euro. Alla medesima sanzione è sottoposto separatamente il proprietario del veicolo o l'usufruttuario o il locatario con facoltà di acquisto o l'acquirente con patto di riservato dominio. Dalla violazione consegue la sanzione amministrativa accessoria della confisca del veicolo, secondo le norme di cui al capo I, sezione II, del titolo VI. 

Nb: trattandosi di un veicolo già immatricolato nel paese di origine, in questo caso, la confisca non è applicabile!

Per la scadenza prolungata della validità della targa temporanea estera saranno da considerare, sia l'Art. 193 del Codice stradale riguardo: "Obbligo dell'assicurazione di responsabilità civile", se il veicolo risulterà privo di polizza assicurativa, che la "Convenzione di Lisbona", in materia di copertura assicurativa automatica. La recente norma europea include l’abrogazione della deroga per le targhe temporanee scadute da non oltre 12 mesi, per cui si deve considerare che la targa temporanea, anche ai fini assicurativi, è cessata con la sua scadenza. Il veicolo oltre a non poter essere considerato immatricolato, dopo tale scadenza, non è più coperto dall’assicurazione convenzionale se la targa provvisoria risulta scaduta!

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