Inquinare di meno può attendere!

In Europa, al Parlamento Europeo quando si tratta di stringere sugli inquinanti e migliorare la qualità della vita di tutti noi cittadini a discapito dei dividendi delle "major", di fatto si "avanza" col passo del gambero, ovvero un metro in avanti e altri due metri all'indietro! L'assemblea in votazione plenaria, ha dato l'Ok ai nuovi test su strada per le emissioni sin dal prossimo anno, ma ha reso vane le "severe" limitazioni Euro 6 per tutti i veicoli previste già da questo 2016, posticipando il tutto al 2021! Le nuove normative infatti prevedono dal 2017 nuovi test su prototipi che potranno superare del 110% il tetto massimo degli 80 mg/Km per l'ossido di azoto. Dal 2019 tale "soglia" entrerà in vigore per tutti gli altri autoveicoli. Da Gennaio 2020 saranno consentite emissioni in più del 50% per i prototipi e dal 2021 per tutti gli altri modelli. Questo di fatto significa invalidare le norme Euro 6 adottate dalla stessa Unione Europea, ed un "via libera" all'innalzamento dei limiti delle emissioni di sostanze nocive consentite per i motori diesel. Partiranno però già l'anno prossimo le prove su strada evitando ulteriori ritardi e riducendo così lo "sforamento" per emissioni inquinanti che ogni giorno superano del 400-500% i limiti di legge. Avete letto e capito bene! I costruttori apprezzano, mentre grandinano le critiche dai movimenti dei consumatori che all'unisono con gli ambientalisti europei giudicano il voto non solo vergognoso, ma anche contro i principi cardine della costituzione europea tutta. E intanto le polveri non si assottigliano di più, l'inquinamento non si solleva col vento del nord e molte troppe volte, le targhe alterne ritornano. E' una situazione da cui non si esce senza sviluppare una vera mobilità consapevole, scommettere sui trasporti pubblici, sulle auto ecologiche: elettriche, ibride e metano e bio. Rinviamo tutto al 2021? Facciamo ancora del male: a noi e ai nostri figli. Pervhè ce lo chiede l'Europa?!