In Europa prestissimo tutti i veicoli saranno a zero emissioni!

Il settore dei trasporti globalmente e localmente inquina l'aria e l'ambiente circostante, producendo addirittura 1/4 delle emissioni di gas serra dell'intero Vecchio Continente. La Commissione UE per i Trasporti desidera fortissimamente la transizione "immediata" verso una mobilità a basse emissioni, fondamentale per raggiungere gli ambiziosi obiettivi in materia di clima e qualità della vita nei paesi membri. Una strategia studiata altresì per "modernizzare" l’economia, innalzando la soglia e la competitività dell’industria europea. Si vuol dare il via ad una tabella di marcia verso la mobilità consapevole ed una serie di successivi "target" da raggiungere in tempi brevi. Tra gli obietti principali del nuovo piano UE c’è quello di aumentare l’efficienza del sistema di trasporti attraverso la valorizzazione delle tecnologie digitali ed i sistemi di viabilità "intelligente". L'Europa chiede di accelerare la distribuzione dei combustibili ecologici e alternativi, favorendo la distribuzione e la vendita di elementi quali i bio-carburanti, l’elettricità, l’idrogeno ed altri combustibili sintetici rinnovabili, rimuovendo gli ostacoli presenti nell’elettrificazione dei trasporti. La "mission" del futuro va ben oltre l’ambito dei trasporti e delle emissioni non nocive, considerata come un ulteriore e deciso impegno per modernizzare l’economia europea e rafforzare il mercato interno. Bisogna definire le principali priorità nella transizione verso una mobilità a basse emissioni, con linee guida e orientamenti chiari per i futuri investitori. Vogliamo creare le condizioni per rendere l'industria europea più competitiva e capace di offrire posti di lavoro di qualità. E' questo uno dei punti cardine della nuova strategia europea sulla mobilità sostenibile, resa nota dalla Commissione Trasporti a Bruxelles. Il piano pone le basi per lo sviluppo futuro di misure e "buone pratiche" a livello comunitario per veicoli con emissioni ridotte o nulle e per incentivare la scelta e la produzione di combustibili alternativi. Sarà la volta buona?