Perchè uccidersi sulla strada?

I comandamenti non sono più dieci, ma la metà in un corto “girato” da attori professionisti e conosciuti al pubblico “nostrano” per far capire ancora una volta e meglio che la nostra e l’altrui incolumità stradale è sacra. Al volante è bene stare con la testa sulle spalle, perché le perdite ed i morti sulle strade, mirano al cuore! Per sensibilizzare tutti gli utenti della strada, in particolare i giovani neopatentati, il focus a cui arrivare è la mortalità zero al più presto possibile, in una nazione dove migliaia di persone perdono la vita “on the road” ogni anno. 5 sono gli spot audiovisuali realizzati in collaborazione con Polstrada e con interpreti noti per “calcare” la mano alla guida, sulle classiche manchevolezze e suoi più comuni errori “italici” che fanno nascere i sinistri mortali. Occasione più unica che rara per ribadire anche un messaggio più sottile. Verissimo che gli incidenti più gravi sono il frutto più marcio delle nostre più comuni disattenzioni, dovremmo sempre osservare precisamente le regole del Codice della Strada. Guidare senza cinture, andare in moto senza casco, astenersi dai limiti di velocità sono le mancanze più comuni, ma alla base c’è anche poco rispetto per la società e per il prossimo nel suo complesso. Sulla strada restano senza vita intere famiglie, figli, mariti, mogli e nipoti vengono a mancare in un istante fatale. Meglio evitare, meglio prevenire, meglio rispettare le regole del Codice. Un incidente grave su due è causato da sbadataggine; un sinistro mortale su tre è causato dall’abuso di alcool e droga alla guida, 780 sono i morti sulle strade con meno di 30 anni. Se i valori “cristiani” contano ancora qualcosa lungo tutto lo Stivale, l’idea comunicativa sceglie vicende ispirate ai 10 Comandamenti, come normative senza tempo contro ogni relativismo “stradale”. Quindi: “Onora il padre e la madre, Non rubare, Non uccidere, Non commettere atti impuri e Non desiderare la donna d’altri ”, saranno trasmessi in tutte le multisale cinema e nelle tv: un palinsesto studiato per potenziare le immagini “shock” degli spot, col messaggio finale, un “Ricordalo” che è tutto un programma, riferito alle trasgressioni messe in atto e finite ancora peggio!