Dal 2001 sono state ridotti del 50% i morti causa incidenti stradali nei paesi dell'Unione Europea!

Finalmente una buona notizia per tutti gli automobilisti d'Europa! Il numero delle vittime causa incidenti stradali è tornato a diminuire dopo un biennio pieno di cifre in rialzo. Anche se il numero dei feriti gravi e non è sempre troppo elevato. Le ultime statistiche sulla sicurezza stradale della Commissione dei Trasporti europea fanno registrare ben 600 morti in meno rispetto all’anno precedente. Complessivamente in tutto il territorio dell’UE hanno perso la vita su strada 25500 persone. Si tratta del numero più basso da quando l’esecutivo comunitario ha posto come obiettivo la riduzione a meno di 20mila il numero delle perdite di vite umane al volante. Dal 2001 a oggi il "bollino nero” degli automobilisti europei si è ridotto del 50%. I "morti ammazzati" sono scesi da 54900 a 25500, ma il percorso di messa in sicurezza di strade e autostrade ha conosciuto uno stop tra il 2013 e il 2015, quando la tendenza è stata invertita e si è registrata una recrudescenza nel numero delle vittime. Per la prima volta la Commissione europea pubblica anche il numero di sinistri gravi su strade e autostrade di tutto il territorio a dodici stelle. Vanno presi con la cautela del caso, in quanto non definitivi. Si tratta di dati parziali, provenienti da 16 Stati membri su 28, rappresentanti circa l’80% della popolazione complessiva dell’UE. L'ente comunitario sulla base dei dati raccolti stima che nel 2016 siano state circa 135mila le persone rimaste gravemente ferite, pedoni, ciclisti e centauri che rappresentano una quota consistente dei feriti gravi. Da qui l’invito ad intensificare gli sforzi in modo da raggiungere l’obiettivo di dimezzare il numero delle vittime della strada tra il 2010 e il 2025. I progressi registrati in termini di sicurezza stradale sono minori delle aspettative. Tra il 2015 e il 2016 in 11 Paesi dell'Unione, ovvero Danimarca, Estonia, Grecia, Irlanda, Paesi Bassi, Polonia, Regno Unito, Romania, Slovenia, Spagna e Svezia la percentuale di vittime è aumentata, invece in Bulgaria e Francia è rimasta tale. Complessivamente l’Unione Europea ha visto si una riduzione lieve dei morti su strada, ma l’obiettivo finale è discutere lo status quo e come procedere per ridurre il numero di morti e feriti gravi a zero in futuro, centrando così gli obiettivi che l’Europa si era già prefissata in materia!