Giovani distratti dalla tecnologia al volante sono sempre più un pericolo costante per la sicurezza!

L'automobile super tecnologica e connessa, rischia di essere, aspettando quella a guida autonoma, essa stessa, una fonte di pericolosissima distrazione per la sicurezza in strada dei tempi nostri. Un tema sempre più delicato ed attuale, non solo per il panorama nazionale. E' innegabile infatti che fra navigatori satellitari, connessioni sempre disponibili a tutti i moderni devices e display multimediali vari, l’abitacolo si trasforma in una specie di sala giochi "mobile". Urge una normativa precisa per obbligare tutti gli autisti "hi-tech" ad eseguire tutte queste "pratiche" rigorosamente a motore e veicolo fermi, adesso che si è scoperto che il navigatore è più pericoloso del cellulare alla guida, e che lo utilizzano "on the road" soprattutto i meno esperti del volante. Quasi il 40% degli automobilisti ammette di usare la tecnologia dell'auto mentre guida, rispetto al 24% che confessa di utilizzare lo smartphone senza applicare il vivavoce o l'auricolare come regolamentato dal nuovo Codice della Strada. A commettere questo genere di infrazioni, sono soprattutto i giovanissimi, difatti l’84% dei giovani tra i 18 anni e i 24 anni di età ammette di distrarsi per cambiare stazione radio, impostare il navigatore satellitare o usufruire delle altre funzionalità tecnologiche in dotazione. Nella percezione prevalente dell’automobilista, è come se la loro integrazione con le dotazioni dell’auto, unitamente all’assenza di normative della strada esplicite, o per lo meno note, in tal senso, renda più “lecito” da un lato e meno “rischioso” dall’altro, rispetto allo smartphone, l’utilizzo di queste apparecchiature. I dati della ricerca fanno capire come questa "bruttaabitudine" sia più diffusa tra i maschi con addirittura il 45%, che tra le femmine, appena il 32% e si scopre che in macchina si fa di tutto di più tranne che guidare. Sarà il traffico più rumoroso che mai, l'attesa interminabile delle code in tangenziale, la ripetitività delle movenze alla guida, ma abbiamo quasi tutti lo stesso vizio da sanare. La situazione peggiora quando si hanno dei bebè a bordo, con quasi l’80% degli intervistati che si gira e si volta ogni minuto per accudire e sorvegliare la prole dal sedile anteriore. Senza dimenticare quello "zoccolo duro" del 15% di guidatrici che si truccano o pettinano approfittando dello specchietto retrovisore. Insomma gli automobilisti più distratti sono i giovani ed i giovanissimi, che fanno registrare percentuali molto superiori di comportamenti "al limite" rispetto ai guidatori più anziani e maturi. Quasi 1 automobilista su 3 nella fascia di età 18-44anni, parla e si distrae all'interno dell'abitacolo, contro il 17% dei 45enni e dei 75enni. Lo scarto è ancor più netto quando si tratta di mangiare e bere in movimento. Scambiano l'auto per un autogrill, il 40% degli “under 45” rispetto al 20% degli “over 45”. Un giovane su cinque, infine confessa di leggere il giornale, vestirsi o aggiustarsi la cravatta mentre guida, fortunatamente solo l’11% degli automobilisti più maturi e responsabili tentano di imitarli!

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