Tutti in gita in bus in sicurezza!

 Gli studenti che nelle prossime settimane si accingeranno a preparare lo zaino o il trolley per la rituale gita d'istruzione potranno ritenersi superfortunati: quello che un tempo era un "must" per tutti gli alunni di scuole medie e superiori si sta trasformando in un lusso per pochi. Per partire “comunquemente”, negli ultimi anni anche le gite d'istituto coi prof ed i compagni di banco, hanno scelto la formula del pacchetto “all inclusive” o del “low cost” a scapito della incolumità di tutti i passeggeri e della “qualità totale” del viaggio. “Il mio bruttissimo ricordo, va a quella volta, nell'aprile del 1983 quando sulla strada persero la vita 11 studenti napoletani, fino a un paio di settimane fa, appena sentito del gravissimo incidente in Svizzera ho subito pensato ad un pullman italiano. Poi invece ho visto che gli autisti erano belgi, e mi sono detto: ‘Strano, quelli son perfetti’, le regole le rispettano". Non è, ahimè la recensione di un film di paura, ma la constatazione amarissima di un giovane uomo conducente di autobus dalla decennale esperienza nella ditta paterna, specializzata nelle gite scolastiche. Ha girato tutta Europa portando “a zonzo” migliaia di ragazzi italiani sui veicoli a più piani superaccessoriati. L'autista conferma senza giri di parole, le nostre paure: "Sulla strada siamo i peggiori. Non rispettiamo le regole e spesso siamo costretti ad arrangiarci. In Europa, invece: tutti i bus viaggiano con il doppio autista, si rispettano gli orari ed i turni, alla lettera". La sua esperienza alla guida di questi mega pullman ci dimostra come, lungo tutto il Belpaese, nonostante le norme severe, “le cose” non vadano proprio per il verso “giusto” e la tragedia potrebbe essere in agguato dietro la curva o dentro il tunnel dell'autostrada. "Purtroppo qui (in Italia, spiega l'autista, ndr) è tutto un altro andazzo. Ci sono situazioni veramente gravi. Molti autisti sono disposti a viaggiare per pochi euro e allora, delle regole e anche della sicurezza se ne fregano, creando concorrenza sleale. Basti pensare agli attuali bandi di gara per la mobilità pubblica e privata, talmente al ribasso che la nostra ditta s’è ritirata. Come è possibile garantire efficienza e sicurezza a meno di 300 euro al giorno? E’ pazzesco. Le nostre tariffe sono le più “stracciate” d’Europa, ci sono agenzie che mi chiamano all’estero, per un tour di 9 giorni pagando quasi 9mila euro, se convocassero un vettore del posto pagherebbero più del doppio". Come difendersi, allora, dalle gite “low security”, soprattutto in queste settimane che nelle scuole italiane d’ogni ordine e grado i viaggi di istruzione sono quasi d'obbligo? Qualcosa si “muove” al comma 9 della Circolare n.291 del Ministero della Pubblica Istruzione, relativa alla regolamentazione delle gite scolastiche di fine anno, che cosi recita: "Si consiglia di far utilizzare il treno ogni volta che i percorsi programmati lo consentano. Si invita inoltre a tenere d’occhio la condotta dei conducenti del bus (che non bevano alcolici, che rispettino i turni alla guida e di riposo e non superino i limiti di velocità), segnalando tempestivamente qualsiasi anomalia alla compagnia di viaggio di riferimento”. Altre buone ed utilissime raccomanda-azioni potrebbero essere l'obbligo di tenere le cinture di sicurezza allacciate per i passeggeri e prima della partenza chiedere l'intervento di un pubblico ufficiale o tutore dell'ordine per la verifica delle reali condizioni del veicolo prescelto.