Chissa chi o cosa avrà mai visto!!

Non è uno scherzo di strada, da una ricerca risulta che ben il 45% dei conducenti italiani si distrae alla guida per futili motivi! Causa un passeggero o una passante attraente, sbagliamo strada o ci dimentichiamo di indossare la cintura di sicurezza o parliamo e scriviamo al cellulare senza badare alla direzione del mezzo. Poi ci lamentiamo se l'assicurazione ne approfitta per alzare il prezzo delle polizze Rc Auto! E' venuto fuori che quasi tutti gli automobilisti sono portati "per natura" alla distrazione in presenza della bellezza, anche se ci si trova alla guida del proprio autoveicolo. Secondo una recente ricerca condotta da una nota compagnia di assicurazione auto on-line, il 45% degli intervistati ammette di distrarsi facilmente al volante, perdendo letteralmente la testa o deviando lo sguardo dalla carreggiata e dallo specchietto retrovisore se viaggia accanto ad un passeggero o guardando un o una passante particolarmente affascinante. Il 22% degli autisti afferma di sentirsi agitato, il 10% si considera distratto o svagato e il 13% arriva addirittura ad allontanare lo sguardo dallo strada per ammirare la persona che ha accanto o fuori dal vetro. Il nuovo Codice della Strada non ammette violazioni, ne distrazioni di alcun tipo, anche di fronte al “coup de foudre” della vostra vita o della giornata, anche se per alcuni sembra davvero impossibile mantenere costante l'attenzione e l'occhio sulla strada. Per fortuna non tutti si dichiarano discepoli di Epicuro quando guidano, dimostrandosi responsabili al punto "giusto" da non cedere alla bellezza o all'edonismo reale con atteggiamenti pericolosi per la sicurezza loro e per gli altri. Il 57% “spergiura” di restare concentrato e attentissimo alla strada anche quando è seduto accanto ad un passeggero uomo o donna super sexy. E' interessante prendere "esempio" dai dati di genere e notare come tali “devianze” siano una specialità rigorosamente al maschile, con il 18% di “vitelloni” col “vizietto” di guardare in strada o buttare l'occhio al proprio avvenente passeggero di turno. E' chiaro che anche il 25% delle donne al volante subiscono il fascino dell'uomo che "non deve chiedere mai" sentendosi più “eccitate” rispetto al 18% dei partner. L'automobile diventa un'attrazione “fatale” tanto far sbagliare percorso al 37% degli intervistati, che ammette infatti di aver sbagliato strada almeno una volta, il 10% di aver dimenticato le cinture di sicurezza, altro 10% di fare manovre azzardate. Ad andare sulla “cattiva strada” sono innanzitutto i neopatentati tra i 18 anni e i 21 anni per il 45% e gli adulti tra i 45 ed i 55 anni, altro 45%, il 12% dai 25 ai 35 anni dimentica di allacciare le cinture, ed infine il 10% dei 35 anni ai 44 anni ammette di aver eseguito deviazioni al limite o aver avuto sviste pericolose. Quasi la metà degli intervistati, il 45% afferma invece di non cader mai “in tentazione” e di non aver mai compiuto nessun errore dovuto a debolezze “estetiche”. Il 60% degli italiani invece “confessa” di aver “allungato” di proposito il tragitto per passare più tempo con l'uomo o la donna “passeggera” accanto. Restando in tema di costume e società, lo stile di guida sembra essere un'arma “micidiale” per far colpo sull'altro sesso: il 58% degli automobilisti cambia "ad-hoc" la propria guida quotidiana per far colpo su un compagno o una compagna di viaggio particolarmente attraente. Col 26% che l'ha fatto almeno una volta, il 19% per dissimulare scioltezza e sicurezza, il 13% cerca in tutti i modi di apparire “nature”, il restante 42% di integerrimi guidatori "professional", dichiara di non aver mai usato stratagemmi particolari o cambiato lo stile di guida causa passeggero seducente o per mirare di straforo uno o una passante “modello”.