I morti stradali aumentano per disattenzione!

L'out-out stavolta è addirittura dalle forze dell'ordine, con allarmanti dati proprietari rilevati sulla strada giorno per giorno. Sembra la normalità ma in realtà vi diamo notizia di un fatto clamoroso perché in Italia arrivavamo da tempi felici con gli incidenti sempre meno frequenti con numeri a 3 cifre in positivo, fino al 2014, un “annus horribilis” in cui i bonus si sono trasformati in quisquilie, con un calo quasi nullo. L’Istat ha infatti registrato nel 2013 una diminuzione delle vittime pari al 9,8%, nel 2012 al 3% e nel 2011 al 6%. I primi mesi del 2015 hanno confermato l’inversione di tendenza, con un apice dei sinistri con perdite di vite umane proprio in questo Luglio. Gli incidenti stradali mortali sono passati dagli 879 del 2014 agli 897 di quest'anno con un incremento del 2%, ed il numero delle perdite umane è aumentato di 18 vittime, passando da 954 dei primi 7 mesi del 2014 a 972 dello stesso periodo del 2015. L'unico dato che fa ben sperare e' quello relativo ai 704 sinistri con feriti gravi, diminuiti di quasi il 4% e quello degli 853 feriti in meno, corrispondente ad un -3%. Tra le curiosità, la frequenza degli incidenti aumenta al calar del sole e alle prime luci dell'alba, nella fascia oraria dalle 22 alle 6. I tamponamenti con vittime, nello scorso mese di Luglio, sono passati dai 28 di un anno fa a ben 60. I decessi da 30 a 66, con un aumento, rispettivo del 114% e del 120%, quando nel primo semestre, l’aumento percentuale era stato di molto inferiore, rispettivamente del 4 e dell' 1,5. Purtroppo le note negative non finiscono qui, non e' più rosea la situazione per tutti i proprietari di motocicli, perché se la mortalità tra i ciclisti è diminuita del 25%, le vittime tra i centauri sono in rialzo di quasi l'80%, da 41 a 73, 32 decessi in più. Stesso discorso per i pedoni specialmente quelli più anziani, che hanno registrato un significativo peggioramento della mortalità, quasi un 80% in piu, con 18 vittime contro le 10 dell'anno passato. Le cause? Come al solito e' difficile elencarle tutte, anzi no, questa volta tutte le forze dell'ordine agenti su strade ed autostrade del Belpaese, all'unisono danno la colpa all'approssimativa condotta di guida degli automobilisti italici, in particolare ai tanti, molti, troppi motivi di distrazione al volante. Sempre l'amatissimo-temutissimo telefono cellulare al primo posto che più si evolve, e si fa “smart” e più provoca danni a tutti gli utenti della strada incondizionatamente. Il mancato uso o l'abuso delle cinture di sicurezza, in seconda istanza come “peccato mortale” causa di incidenti gravissimi, non solo per i grandi, ma anche per i piccini, o meglio per genitori degeneri che oltre a dimenticarsi i bebè a bordo, sempre più spesso non li assicurano neanche ai seggiolini omologati sui sedili posteriori. Il non uso delle cinte e dei sistemi di sicurezza e di ritenuta nell'abitacolo costituisce un comportamento molto pericolosissimo. Se usate in modo corretto le cinture riducono dell’80% la possibilità di morte o ferite gravi in caso di incidente stradale. Una recente ricerca a cura dell’Istituto superiore della Sanità e del Ministero dei Trasporti conferma la scarsa vena di quello che dovrebbe essere già da tempo una prassi accettata, con un 65% di conducenti che allacciano le cinture dal lato guida e passeggero ed uno sconfortante 10% che rispetta l’obbligo nelle sedute posteriori. “Sos Italia, Sicurezza Stradale cercansi disperatamente!”.

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