Che numeri da favola per il noleggio autoveicoli in Italia!

La crisi è finita! Almeno nel settore del noleggio veicoli viene confermata la centralità e l'importanza delle quattroruote nel sistema dei trasporti nazionale, accompagnata dal maggior interesse verso la "new wave" del "pay x use" ("paga un servizio per quanto lo usi", ndr) svincolata dalla proprietà del bene "mobile", che sempre meglio si coniuga con le nuove tecnologie e sempre più si scontra con la vecchia burocrazia e l’assenza di una normativa nazionale standard. In Italia come ben sapete tutti, manca una definizione organica e definitiva di "vehicle sharing", così come una legge unica per gli operatori che si confrontano, a seconda delle città italiane, con regolamenti differenti dello stesso servizio. Ad oggi la circolazione è regolamentata da un "nuovo" Codice della Strada datato 1992, considerato il cambiamento "consapevole" della mobilità e dei trasporti realizzatosi nell’ultimo decennio, fa venire i brividi. Adesso spunta l'auto noleggio con successi di cifre e balzi di numeri in avanti nel corso del 2015 che si stanno ampiamente ripetendo nei primi sei mesi dell'anno in corso. Da una parte ha retto il gioco un fisco più favorevole con mega ammortamenti sull’acquisto di ogni autoveicolo. Dall’altra i giudici del TAR confermano l’obbligo dell’intestazione temporanea dell’uso dei veicoli per più di 30 gg, ma la comunicazione è stata via via semplificata e i diritti di motorizzazione non sono più dovuti. Per il settore un risparmio di 15 milioni di euro all’anno. Nel 2015 è stato registrato un più che lusinghiero +18% di auto immatricolate, con 21 miliardi di Km percorsi dalle 730mila unità (comprese le 315mila immatricolazioni raggiunte nel corso dell’anno, ndr). L’autonoleggio in parole povere, è uno dei pochi settori dell’economia italiana che si è lasciato alle spalle la crisi economica del decennio. Il consuntivo 2015 parla chiaro, con un fatturato da record con 5,5 miliardi di euro con un "work in progess" del 6% rispetto all'anno scorso. Come è potuto succedere?L'incremento è stato del noleggio a breve termine che quello a lungo. Altri dati confermano l'ottimo stato di salute del "rent a car": 1 automobile su 5 in Italia viene immatricolata dalle società del settore, con 2 miliardi di euro pagati allo Stato. Il noleggio a breve termine ha sfruttato il boom attuale del turismo, mentre il "lungo" evince la "timida ripresa" del Belpaese. Il car sharing con i suoi 650mila iscritti, 10milioni di km percorsi ed un parco macchine di 4500 unità, è il futuro, un mercato più piccolo ma molto promettente. La nota "stonata" viene dal calo prezzi nel breve termine, col fatturato per giorno di noleggio sceso del 2%. I furti scendono, grazie al massiccio uso di nuove soluzioni iper-tecnologiche, così il danno economico scende a 9milioni di euro dagli 11 del 2014. Il 2015 è stato un anno eccellente, con livelli superiori al 2008 e all’anno scorso, hanno ricominciato a crescere anche i veicoli commerciali dopo uno stop lungo 6 anni. Il trend è positivo con la situazione in costante evoluzione, con piccole e medie imprese e privati che stanno scoprendo i vantaggi del noleggio rispetto al possesso dell’autovettura. Sfruttando il web, l'"hi-tech" e la grandissima diffusione degli smartphone, tutto il settore dell’auto a noleggio potrà essere gestito come il car-sharing, con la possibilità di prenotare un’auto a noleggio senza dover passare per un negozio "fisico" e la necessità di rivolgersi ad un addetto in carne ed ossa!

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