Mai più incidenti gravi in bicicletta!

In Italia a risparmiare carburante, ad essere ecologici ed ambientalisti si rischia a volte la vita, difatti chi sceglie la bicicletta per andare all’ufficio o far compere all’ipermercato corre non pochi rischi. Quando si tratta di salire sul podio del demerito noi italiani pedaliamo più veloci di tutti gli altri. Ogni anno in Italia vengono travolti ed uccisi 263 ciclisti (dati ANIA 2010), cifra che corrisponde al 6% del totale delle vittime di pirati della strada. Negli ultimi dieci anni sono morti sulle strade italiane 2.556 ciclisti. Prima di noi, la maglia nera la vestono Germania, con 462 morti nel 2010, e Polonia con ben 280 vittime. L’Inghilterra ha un tasso nettamente inferiore di mortalità stradale su bici, 104, anche se comunque troppo alto perché parliamo di vite umane, non di semplici statistiche. In 10 anni sulle strade inglesi sono morti 1.275 ciclisti e dalle indagini europee, risulta che nel solo 2010 si sono registrate 104 vittime in incidenti che hanno coinvolto solo biciclette. In Italia lo scenario è ancora più disgraziato: nel 2010 sono morti 263 ciclisti, ben 2.556 nel corso dell’ultimo decennio. Perdite “doppie” di quelle inglesi. Questi dati dimostrano come nel nostro Paese si debba fare ancora molto in termini di prevenzione, ma anche di comunicazione e sensibilizzazione per la mobilità sostenibile e consapevole. Bisogna tenere gli occhi ben aperti e prendere alcune precauzioni quando inforchiamo le due ruote, e non farebbe male sempre ripassare e rispettare queste “buone pratiche” necessarie per garantirsi pedalate in tutta sicurezza in città come fuori dal centro.

CONSIGLI PRATICI PER ANDARE IN SICUREZZA IN BICICLETTA

1. Assicurarsi sempre di avere un mezzo funzionante. (prima di ogni uscita è controllate “a mano” la pressione delle ruote, e le leve dei freni , con gli occhi se c’è sufficiente grasso sulla catena).
2. 2.      Muoversi con un atteggiamento sereno e autorevole (senza aver soggezione o senso di inferiorità verso le auto o gli altri mezzi a motore).
3. 3.      Quando si pedala dopo il tramonto è necessario segnalare la propria presenza con luci adeguate sul mezzo a due ruote e pettorale catarifrangente (obbligatorie).
4. 4.      Evitare qualsiasi tipo di distrazione. (anche se in bicicletta la soglia di attenzione è normalmente più alta rispetto ad un automobilista anche per la visuale più alta ed ampia ma la distrazione improvvisa può essere pericolosa se ci si imbatte in alcune situazione critica).
5. 5.      Evitare di fare movimenti strani o zigzagare per strada. (muoversi con frequenti cambi di direzione può essere pericoloso e confondere chi è dietro di noi, meglio pedalare il più possibile sulla destra della carreggiata)
6. 6.      Trovare il proprio personale ritmo nel pedalare senza correre troppo nè farsi prendere dalla “fretta” di arrivare.
7. 7.      Segnalare ogni cambio di direzione. (se si cambia direzione segnalarlo con il braccio ben alzato e teso in modo da poter essere certi di essere visti da chi è alle nostre spalle).
8. 8.     Indossare sempre il casco. (il Codice della Strada non prevede alcun obbligo ma è sempre prudente utilizzarlo, in caso di cadute).
9. 9.      Evitare di pedalare sul ciglio della strada. (a volte capita di trovare su strade da poco rifatte ammassi di bitume di asfalto che possono essere pericolosi).
10. 10.  Mantenersi distanti dalle auto parcheggiate o in sosta. (è consigliabile la massima attenzione perché una portiera si potrebbe aprire all’improvviso).
11. 11.   Attenzione massima ai binari del tram in centro città. (si affrontano pedalando di traverso e mai frontalmente).
12. 12.  Evitare di trovarsi nel punto cieco della visuale dell’automobilista. (accade proprio quando si passa alla destra dell’auto che può non vedere chi è in bici e improvvisamente girare).
13. 13.  Cercare di stabilire un contatto visivo con gli altri mezzi sulla strada. (soprattutto agli incroci è importante essere sicuri di essere visti).
14. 14.  Evitare controversie con automobilisti o motociclisti. (se qualcuno vi taglia la strada o suona il clacson da dietro, o si comporta male molto meglio evitare, per quanto è possibile, di innervosirsi e cadere nella trappola dello stress dell’automobilista, meglio concentrarsi sull’ambiente circostante, sul proprio corpo, sulle sensazioni e sul respiro.
15. 15.   Evitare lettori mp3 o auricolari accese durante il viaggio. (uscire in bici va inteso come momento anche per rilassarsi, e non come un compito da portare a termine, distratti dalla musica. Per di più la musica a volume alto mette a rischio il ciclista perché non sente i rumori provenienti dall'esterno).