Ebbene si, siamo all'ultimo posto in Europa per soddisfazione dei cittadini sui mezzi pubblici e trasporti urbani. Addirittura nella piazza d'onore, per numero di ore passate dentro i mezzi dai poveri cittadini utenti in coda nel traffico. Altro poco edificante record ci vede "maglia nerissima" per donne impiegate nel settore dei trasporti e negli incidenti stradali mortali a bordo di autobus. I rapporti tra gli italiani ed i mezzi pubblici sono sempre "tesissimi", ne sappiamo qualcosa da decenni purtroppo. Ma adesso lo "stato delle cose" della mobilità pubblica emerge sfacciatamente anche dalla ricerca pubblicata dalla Commissione Trasporti UE, che confronta le prestazioni degli altri stati membri in tutti gli aspetti del settore. L'Italia globalmente si piazza al 21esimo posto in Europa su 27 paesi restanti. Le nostre "performance" migliori d'altro canto sono nei km di elettrificazione delle ferrovie e sulle quota "rosa" per le rinnovabili utilizzate al posto dei carburanti tradizionali, con dati e cifre in netto progresso rispetto all'anno passato. In confronto agli altri paesi, il Belpaese ha punteggi sopra la media anche per il livello di concorrenza nel mercato e per lo stato di completamento delle reti elettrificate europee. Peggiorano gli indicatori sull'efficienza dei servizi nel trasporto ferroviario e aereo e sulla infima qualità delle arterie viarie. Diciamolo chiaramente l'Italia ha un livello di "affidabilità" inferiore alla media UE in tutti i principali indicatori di qualità delle infrastrutture, ad eccezione delle ferrovie, con effettivi purtroppo sempre più negativi sull'economia nazionale!

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