Statistiche
Il mercato auto dopo la discesa libera d'Agosto scende ancora. Per il quarantesimo mese consecutivo vanno giù gli acquisti di autoveicoli!
Le vendite di autoveicoli calano e calano di brutto! Ce lo comunicano gli ultimi dati del Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, ma c’era comunque da aspettarselo! Sempre piu' famiglie italiane son costrette malvolentieri a tirar la cinghia e pure il freno a mano, tenendo “stretta” in garage o parcheggiata sotto casa, la propria utilitaria e non ci pensano lontanamente di cambiare la macchina vecchia per la nuova! Per quelli che non hanno neanche quella, non ci sono pagamenti agevolati o rateali che tengano. Senza più lavoro fisso, nessuna spesa extra! Alla crisi economica ultra "resistente" ed ai continui rincari dei prezzi dei carburanti, (che rubano sempre più “potere per gli acquisti” alle famiglie italiane, ndr) c’è da aggiungere anche, che il “prodotto” automobile, non può restar lo stesso e fine a se stesso! Purtroppo, non il segno della croce (+), ma sempre quello meno la fa da “padrone” nel mercato italico dell'auto. Ad agosto l’asta si abbassa ancora del 6,5% e del 9% totale, se si considerano anche gli otto mesi precedenti dell’anno. In valore assoluto, a settembre 2013, ci sono state 53mila immatricolazioni, mentre da gennaio ad agosto sono state 890mila, contro le 980mila dell'anno scorso e 1.200.000 del 2011. Potranno sembrare pure coincidenze, ma quelle dell’ultimo aumento dell’Iva al 22% e del 40esimo mese di calo filato del mercato auto, sono realtà combacianti che descrivono oggettivamente bene la "tristissima" situazione attuale. Le cifre ministeriali elaborate da Unrae ed Anfia (associazioni dei costruttori automobilistici nazionali ed esteri, ndr) evidenziano una diminuzione delle immatricolazioni di quasi il 3% a settembre, con 106.363 auto nuove e dell’8,3% cumulativo dei 9 mesi. Numeri e dati davvero “magri” che qualche anno addietro, si registravano già prima della fine del semestre. Nessuna speranza ed alcun segnale di ripresa quindi. Secondo le previsioni, il bilancio finale si annuncia inferiore di altre 100.000 autovetture rispetto ad un 2012 già fortemente regresso. Paradossalmente, proprio per questo, il calo settembrino sembra minimale al pensiero del -25% “siberiano” dello stesso mese dello scorso anno. Altrettanto prevedibile, le reazioni "a catena" delle concessionarie auto-moto dell'intero stivale, che per non lasciarsi sfuggire ulteriori clienti e per non allarmarne altri, fanno la gara degli annunci per scongiurare gli effetti degli aumenti e calmierare tutti gli “animi”. C’è chi offre extra promozioni, altri che promettono e cercano di mantenere i “prezzi bloccati” al listino del 2012. Al momento dunque è impossibile immaginare una decisa inversione di tendenza e al tempo stesso sara' difficile capire se gli attuali livelli di immatricolazione hanno toccato davvero il fondo o se continueranno ad inabissarsi sotto l’1.3 milioni di auto previste per il 2013. Le statistiche odierne registrano una certa stabilità nell’area delle vetture a gasolio e gpl, a fronte del “logico” calo per quelle alimentate colla “vecchia” benzina verde. Cresce la domandao di auto a metano e ibride, crescono anche i trasferimenti di auto usate (+6,5%) per un totale di 330mila unità per settembre e di quasi 3milioni in 9 mesi. Tra i marchi “utilitari” più famosi, spiccano Fiat che è calata solo dell’11,7% in settembre ad una quota del 27% rispetto al 30% dello scorso anno e la Volkswagen a -9,5% e 12,7% di quota. Bene Renault e Dacia con un più che lusinghiero +48%. Ford, Toyota, e Citroen sono in sostanziale pareggio. Per i modelli “deluxe”, infine, solo Mercedes si premia con un +4,5% sulle nuove vendite. Per il decennio che verrà, non sarà più possibile, né più sostenibile, ricomprare la stessa auto a benzina e restar paralizzati per ore nel traffico urbano col motore acceso o spento che c’inquina e pure tombola! Quindi bisognerà affrontare e superare l’attuale stallo delle vendite, modificando radicalmente la concezione di mobilità, affidandosi a quella consapevole! Auto ecologiche quindi, auto elettriche, auto meno veloci, ma meno inquinanti, maggior uso dei servizi pubblici, sono queste le misure per una necessaria svolta. Urge cambiare il modo di pensare e di consumare per fare riprendere le vendite “consapevoli” di automobili e sostenere a tutto gas, le nuove “correnti” molto piu' ecologiche e sostenibili!
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