L'auto con il kit "acceso"!

Ancora una volta “Davide” sconfisse “Golia” sul filo di lana, nella battaglia più attesa, nientepopodimeno che nella lotta per il dominio uomo-macchina che si guida da sola, l’ha spuntata una piccola e finadesso sconosciuta "startup" americana, ad imitazione dell’allora neonata “Mela” marcata Jobs & Wozniak. A loro immagine e somiglianza, i ricercatori del celeberrimo MIT di Boston, pagati dalla Cruise, hanno brevettato nel loro privatissimo "lab-garage" un kit istallabile su modelli limitati, anche se in futuro la compatibilita’ sara’ estesa senza problemi anche alla maggior parte degli autoveicoli in commercio. L’applicazione può trasformare le normali cars in “auto che guidano da sole” in appena 24 ore, dando modo al conducente di “shiftare” dalla guida manuale a quella automatica con un click, anche in marcia. Compattezza e prezzo di lancio “contenuto” (10mila euro franco concessionario, ndr) sono le principali frecce all’arco della neonata startup, che si ripromette di sbaragliare la concorrenza e sfondare nel mercato dell’automotive del futuro. Il sistema “esperto” è in grado di gestire i flussi del traffico e di controllare l’andatura sulla carreggiata, grazie a radar e telecamere montate sul tettino dell’automobile. Immagini raster e dati numerici sono processati in tempo reale dal computer di bordo ed i sensori comandano freni, acceleratore e sterzo. Per riprendere “in mano” il controllo dell'auto basterà agire sul pedale del freno o sul volante. Cruise funziona solamente sulle autostrade della California, ma i suoi inventori assicurano che presto sarà adattabile sulle strade degli altri stati USA. Al finale, per “provare” l'ebbrezza della guida indipendente non ci sarà bisogno di attendere Google, né costruttori più blasonati, che di recente hanno presentato mille tecnologie facsimile, questa piccola società ha battuto tutti sul tempo, presentando un sistema capace di rendere una vettura tradizionale in un mezzo in grado di viaggiare da sola, senza la conduzione dell'uomo. La produzione prevista nella prima fase di commercializzazione è di una cinquantina di esemplari al giorno: sebbene possa sembrare una soluzione non molto economica, va detto che la proposta della Cruise ha un prezzo molto molto piu' accessibile a quello dei primi modelli simili delle note solite "case" costruttrici di automobili in arrivo sul mercato nei prossimi anni. Aldilà dei facili entusiasmi, l'effettivo impatto del prototipo in termini di sicurezza stradale resta alquanto improbabile e tutto da "testare" on the road..again. Staremo a vedere prossimamente se per NON guidare le macchine del futuro servira' anche la super patente per i robot!