Come vivere sani, sicuri e senza velenosi particolati a Milano!

Il capoluogo meneghino oltre ad essere la citta' piu' tartassata d'Italia, sarà la prima nel mondo ad avere un sistema di bike-sharing “integrato”. Bici a pedalata assistita per tutti, cittadini, autoctoni e turisti. L'iniziativa ad emissioni zero e' stata “assistita” dal Ministero per l'Ambiente con un esborso iniziale di 4 milioni di euro. Saranno spesi bene? Speriamo, intanto occorre vigilare sulla qualità e sulla quantita' di quei mezzi. Farla restare invariata puo' sembrare un compito improbo per qualsiasi amministrazione comunale dello Stivale, ma con l'aiuto di tutti, si puo' fare. Come fanno gia' senza problemi, tutti i paesi europei. Intesa firmata dal Ministero dell'Ambiente e dal Comune di Milano per incentivare la mobilita' sostenibile in vista del famigerato “Expo 2015” ormai dietro l'angolo! Milano sarà quindi la prima citta' al mondo ad avere un sistema di bike sharing integrato denominato “BikeMi”, con oltre 200 stazioni totali di sosta e l'acquisto di 2000 nuove bici elettriche a pedalata assistita che vanno ad aggiungersi a quelle gia' in marcia, per un parco “due ruote” di quasi 4000 unita' a disposizione di cittadini e turisti (che gia' lo scorso “anno di prova” hanno effettuato ben 2 milioni di richieste e di noleggi, ndr) dal centro urbano alle periferie. La “mission” del progetto non proprio rivoluzionario, ha l'obiettivo di sviluppare ulteriormente la mobilità urbana in maniera sostenibile e consapevole, favorendo l'impegno di ogni singolo cittadino verso buone pratiche quotidiane che rispettino l'ambiente e riducano sensibilmente le emissioni di gas, lo smog e l'effetto serra sulla citta`. L'iniziativa del comune di Milano in collaborazione con Ministero dell'Ambiente, spinge verso un'economia “verde” valorizzando l'utilizzo delle due ruote per “abbattere” il tasso di inquinanti connessi alla mobilità, incentivando la realizzazione di attività volte al cambiamento delle abitudini dei cittadini stessi. Non meno importante per la completa riuscita del progetto sara' la perfetta e totale manutenzione dei mezzi in questione. Dalle migliaia di reports sui siti “social” del Comune, lo scorso anno molte bici erano davvero “provate” a fine corsa, a scapito della sicurezza di tutti. All'ordine del giorno erano: guai ai freni, gomme sgonfie o forate o troppo usurate, luci con molte "ombre", cambi non efficienti, sellini danneggiati, pedali fuori asse e chi piu' ne ha piu' ne metta! Questo “quadro” non certo idialliaco, emerge chiarissimo dai test del 2013, con l'uso intensivo e quotidiano del servizio di bike-sharing. Per non parlare dei ripetuti atti di vandalismo verso la “cosa pubblica”, che come potete immaginare, prendono di “facile” mira le bici piu' nuove, comminando un ulteriore danno consistente alle casse dell'erario comunale, gia' "vuotate" da salassi e scandali “expositivi”. Il Comune si sforzera' di garantire una costante manutenzione alle bici ed agli altri mezzi non inquinanti e di avere per il futuro, piu di un “occhio di riguardo” per la sicurezza stradale (sono difatti ataviche le lamentele di ciclisti e scooteristi per la qualità delle arterie viarie del capoluogo, talvolta impercorribili anche per gli autoveicoli, ndr). Problemi e “disfunzioni” quotidiane che si ripetono, ahinoi, per tutte le metropoli italiane, ma cambiare si puo', cambiare si deve!